Accreditamento, il Mater “scippa” 200 posti letto alla Sanità Pubblica.

Dunque è fatta per l’accreditamento del Mater Olbia. Sul filo di lana, alla scadenza dei termini, l’assessorato regionale alla Sanità da il via libera a quello che è a buona ragione la sconfitta della sanità pubblica. Il bonus dell’accreditamento avrà valore per 12 mesi e al momento occuperà 65 posti letto sui 200 totali e avrà 136 operatori sanitari sui 478 complessivi di quando sarà a pieno regime.

Due dei posti letto della radioterapia, chiesti anch’essi per l’accreditamento, non sono ancora passati., forse perché ancora inesistenti. Dal dicembre 2018 erano aperti gli ambulatori e le visite specialistiche. Imminenti, quindi, anche le degenze limitatamente ai 65 posti iniziali.

Ricordiamo che la convenzione dei posti posti a regime di convenzione col SSN costano ben 60 milioni di euro all’anno alle casse dell Regione, quindi alle nostre. Nell’accordo ci sono anche 10 milioni destinati alla ricerca. 

Nieddu, felice per l’accreditamento

” Notizia positiva – dichiara l’assessore. Questo significa che le criticità rilevate in occasione della visita di aprile sono state superate. La struttura oggi soddisfa tutti i requisiti per iniziare a lavorare. Come normalmente avviene per le nuove strutture, è un accreditamento provvisorio della durata di 12 mesi. In questo lasso di tempo ci sarà una fase di monitoraggio. Ogni quattro mesi riceveremo relazioni tecniche sull’attivazione dei posti letto e sull’incremento del personale in servizio. Sul nuovo ospedale ci sono grandi aspettative, in primis sui fronti dell’abbattimento delle liste d’attesa e della mobilità passiva. Ci auguriamo che possa rappresentare quell’eccellenza in grado di azzerare il numero di pazienti che oggi scelgono di curarsi fuori dall’Isola”.

Dopo il fallimento del suo iniziale promotore (2012), Don Luigi Verzè, già padre padrone del San Raffaele, il Mater Olbia passò in mano al Qatar che, come tutti ormai sanno, si sta prendendo le migliori ricchezze della nostra Sardegna. Ma questo, ai sardi, va bene.

Vedremo quanto le vicende giudiziarie di cui è investito il Mater Olbia,  avranno ripercussioni sull’andamento di questa vicenda che da subito si annunciò come la peggiore azione contro la Sanità Pubblica Sarda.

Come detto a più riprese, ben venga la Sanità privata e che si creino decine di cliniche nel desertico territorio isolano ma che ciò non si traduca, come poi è accaduto, in perdita di servizi e qualità dell’offerta sanitaria pubblica.

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