Adiconsum e Abbanoa firmano l’accordo. I cittadini tempiesi saranno risarciti

La class- action fu promossa dal Comitato Civico Essere Cittadini a marzo del 2018.

Adiconsum e Abbanoa

Adiconsum e Abbanoa hanno firmato l’accordo per il risarcimento ai 1074 tempiesi che aderirono alla class action contro la gestrice del servizio idrico per il periodo 2011-2015.

E’ arrivato a buon fine dunque l’iniziativa che partì a febbraio 2018 durante un’affollata riunione promossa dal Comitato Civico Essere Cittadini. A marzo sempre dello stesso anno, si promuove una raccolta firme presso un ufficio a piano terra del comune. Da subito tantissimi cittadini aderiscono convinti nel buon esito che in questi giorni ha avuto anche il sigillo delle firme tra Adiconsum e Abbanoa.

Nonostante il Comitato Civico si sia ormai disciolto, quella intrapresa, da tutti salutata come una ottima iniziativa, è finalmente giunta all’accordo.

Lo scorporo di 1,50€ a testa per ogni aderente, per ognuno dei giorni di non potabilità dell’acqua, sarà poi contabilizzato nel totale spettante a ciascun nucleo familiare che sottoscrisse entro il 20 aprile 2018 la modulistica di rimborso.

Promotore dell’iniziativa, come detto, il Comitato Civico e il suo ex presidente Paolo Sanna che anche se il comitato non esiste più, ha da annoverare questo successo della sua missione soprattutto per quanto attiene all’acqua pubblica.

I rimborsi della class action sono quantificati come detto in 1,50€ al giorno per tutti i giorni della mancata potabilità e per ciascun aderente.

I risarcimenti nell’accordo tra Adiconsum e Abbanoa.

Ciò vuol dire circa 226€ per una singola aderenza di un solo aderente, il doppio, ossia 453€ per due aderenti, 679,50€ per tre aderenti della stessa utenza, 906€ per quattro aderenti e così via sempre considerando i componenti del nucleo familiare della stessa utenza.

Adiconsum e Abbanoa provvederanno al deposito tgransativo della singola richiesta di risarcimento. Nel caso si intenda procedere, quindi avere di fatto il rimborso, si dovrà sottoscrivere la personale rinuncia per quell’utenza alla class-action.

Un’amara considerazione dell’ex presidente Sanna, al termine di un documento rilasciato al giornale:

“Questa risposta va ai pochi che hanno sostenuto il comitato ma anche a chi non lo ha mai fatto ma godrà lo stesso del risarcimento”

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