Allarmismi ingiustificati: dalle case di riposo della Gallura è tutto a posto.

Allarmismi ingiustificati, è il caso di continuare a chiamarli così, tra gli atteggiamenti simil terroristici degli imbonitori mainstream e la cassa di amplificazione anche di alcuni sindaci. Mi raccomando, cari lettori, che non abbiate una certa età e non proviate ad avere un po’ di raffreddore perché troverete sempre il solerte rappresentante del popolo che dirà che siete “sospetti Covid”. E non basta sospettarlo, perché gli allarmismi si spingono a rilanciare sui siti istituzionali la notizia per poi, ovviamente smentirla in serata, quando finalmente il tampone confermerà l’esito della negatività. “Meglio un timore infondato di troppo”, avrà pensato, non bastassero i numeri sparati ad cazzum dalle sedi governative che oggi dubitano che i tantissimi morti, effettivamente, avevano altre patologie, stranamente la maggior parte vaccinati col concorso “letale” del coronavirus.

Una ecatombe in Italia con quei morti che gridano vendetta, perché non si è dato modo di fare autopsie all’inizio. Quando qualche solerte e bravo medico ha pensato bene di farne qualcuna, non sono mancate le sorprese. Ma la verità vivaddio, non la si deve dire, meglio “crocifiggere” un De Donno qualsiasi che ha scoperto una cura naturalissima. Come? Semplice,  lasciandolo fuori dal business di cui oggi si è impadronito una casa farmaceutica gestita, toh, guarda la casualità, dal fratello di un parlamentare PD. Tutte notizie verificabili da giornali on-line. 

Ma il sistema è vorace, non a caso si chiama globalizzante, perché ingloba tutto e tutti, stareacasisti come dice il mio amico Matteo e complottari di regime, che poi sono la stragrande maggioranza dei sistemi di informazione nazionali. Ovunque, come Aiazzone, “isole comprese”.

Allarmismi. Domani a Tempio i medici militari per parlare dei risultati nelle case di riposo della Gallura.

Domani saranno a Tempio, in collegamento per il programma Buongiorno Sardegna, alle 7.40 su Rai3, i medici militari venuti per le case di riposo della Gallura. Il lavoro, come ormai sanno tutti eccetto, come sempre, il solito che lo apprende dall’autista del bus diretto a vattelapesca, ha detto che non ci sono “vecchietti” positivi, tutti negativi, Tempio, Calangianus e Aggius.

“Questo contagio s’ha da fare, e si farà”, parafrasi manzoniana riveduta e corretta, per dire che qualcuno il contagio lo deve provocare. E’ il suo nutrimento ambito, il cibo che confermerebbe la sua ” ragione” per poter dire poi, “Avete visto che avevo ragione io?”. E dateglielo un contagiato a questi gufi tristi. Confermate loro che mascherine e guanti erano e sono necessari per ammalarsi di allineamentite acuta. 

In questi due mesi di allarmismi ingiustificati, di paure e dubbi, credetemi tutti voluti da chi governa la nostra solitudine informativa, ho provato a tenere i contatti con chi in sanità ci lavora ogni giorno. Ho sempre dato notizie reali che arrivavano dalla Unità di crisi, mica dal bar o dal  o dal barbiere chiusi.  Privatamente ricevo smentite alle mie notizie.

Allarmismi che arrivano da ogni sede mentre la gente piano piano sta aprendo gli occhi

“Non è così, se non fanno i tamponi, non si determina nulla…tizio ha tosse, febbre e…”. Ma ci sarà un motivo per cui quella persona viene monitorata prima dall’Ufficio di Igiene e oggi dalle USCA? Certo che c’è, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale. sono formate dai  medici che controllano le persone cosiddette sospette o positive. L’equipe, formata da medici e infermieri, si avvale anche dell’eventuale supporto di un assistente sociale distrettuale per eventuale integrazione con i Servizi Comunali competenti, oltre al coinvolgimento di tutti quegli specialisti che a seconda del decorso clinico individuale sarà necessario coinvolgere.

Non basta però, al terrorista serve il caso gravissimo, il contagiato per forza, meglio il morto, per perpetrare il suo progetto narcisista di star del web. Guardate come le notizie TV in un solo mese abbiano modificato lo stato emotivo della gente dinanzi all’incalzare dei defunti e del numero dei contagiati.

Sulla base degli allarmismi, andava crescendo la “sete” dei vaccini. Non scordate che oggi l’ISS sostiene che i numeri sono errati e tra i decessi sono contati anche pazienti morti per co-morbilità ed altre cause. Ecco la informativa dell’Istituto Superiore di Sanità direttamente dal Ministero della Salute (LINK). Leggetelo però, mi raccomando.

Allarmismi Fantasy-Horror

Un altro primo cittadino, tempo fa, fece una diretta per comunicare che nel suo paese c’era un caso di covid 19. Allarmismi, come se un positivo riuscisse ad espandere nell’aere talmente tanti “vairus” da contagiare l’intera comunità sino alle periferie dei paesi limitrofi. Non sapeva, o forse si, che quel paziente era monitorato da asintomatico dai medici del paese e dall’Igiene dell’ospedale. Era così da 3 settimane circa, si era quindi negativizzato per quanto è dato sapere dai virologi showman delle TIVVU’. A meno che, qualcuno non pensi che questa bestia del coronavirus non se ne stia nel letargo infettivo per una vita e mezzo prima di esplodere quando decide di verir fuori come il pulcino dall’uovo.

Allarmismi fantasy horror tendenti al macabro. Questo mentre l’ennesimo virologo, stavolta non allineato, dice che un asintomatico positivo  non è contagioso. Se conta l’opinione di Bubusette, a mio avviso conta anche quanto dice un altro virologo. O no? Va bé,  chiederemo a Fabio Fazio, il conduttore che piace a tutti, belli e brutti, purché siano come lui,  burattini senza fili.

Allarmismi. Tutto studiato a tavolino?

Non esiste – per ora, forse – un indice che misura il grado di virulenza dei media, social e non, né sono ancora state scritte linee guida che gettino un ponte in precario equilibrio tra il negazionismo e l’allarmismo. Ma se accettiamo la necessità, per il bene comune, di limitare la libertà di movimento e di assemblea, non possiamo difendere nello stesso tempo la libertà di dire idiozie. Nel mondo animale, le epidemie eliminano gli esemplari più deboli e rafforzano con gli anticorpi quelli più resistenti. Vale anche per le epidemie di panico. 

 

Related Articles