Amministrative, incognite sulle altre possibili liste.

Nessun dubbio invece su chi sarà il candidato sindaco del Centro destra.

A quattro mesi dalle elezioni amministrative, si ipotizzano tante possibili liste da contrapporre a quella che invece ha già una forma e struttura, compreso il candidato sindaco, Gianni Addis. Quella che era sino ad ieri una possibile nomina, dopo l’investitura avuta ieri dall’on. Biancareddu, a margine della dichiarazione di quest’ultimo in occasione della cerimonia di intitolazione del centro di aggregazione sociale ad Angela Masu, è oggi realtà.

Cade dunque anche l’ipotesi della scelta di Anna Paola Aisoni, rientrata nei ranghi della Giunta attuale, dopo la defenestrazione dovuta all’allora sindaco Biancareddu. Strategie e obiettivi dunque chiari da parte degli attuali componenti la giunta. Una solida lista coi nomi attuali e qualche altro possibile outsider.

Mentre i giochi, per quanto riguarda il sindaco del centro destra sembrano fatti, non altrettanto si può dire sulle liste di cui si vocifera ma che non hanno ancora armato le compagini nonostante indiscrezioni dicano che saranno almeno altre due.

Alessandra Amic e Daniela Lattuneddu

Ad esempio, circola insistente la voce che le fuoriuscite dalla Giunta, una estromessa e l’altra dimissionaria, Alessandra Amic e Daniela Lattuneddu, stiano organizzando una loro lista civica assolutamente trasversale, nel segno – si dice- di una discontinuità con l’attuale amministrazione verso cui molte volte hanno profuso attacchi pesanti. Sul nome del sindaco di questa lista, si parla di Vittorio Masu, ex consigliere provinciale, uscito dal PD e con il desiderio di rimettersi in gioco.

Nessuna indiscrezione sulle forze di sinistra che appaiono separate e in silenzio. Ciò non significa nulla, sia chiaro, perché potrebbero verificarsi anche sorprese.

Alcuni altri progetti, venuti alla luce sulla questione Rinaggju, non rilasciano al momento nessuna anticipazione. Appare però scontato che “Nuova Prospettiva”, orientamento di sinistra e “Tempio per Tempio”, progetto embrionale, non nascano a caso e stiano pensando anch’essi a buttarsi nell’agone delle prossime amministrative locali.

Amministrative con molte ipotesi ma ancora nessuna certezza

Su quali basi poi si vogliano attuare possibili alleanze, non trapela nulla. Arrivare alle elezioni con 3 o 4 liste, con la corazzata del centro destra già delineata, non induce a pensare a capovolgimenti degli scenari attuali.

Sul tavolo restano irrisolti tutti i problemi attuali, dall’emergenza sanitaria a quella sociale, dalla questione Rinaggju alle troppe incompiute di questi anni. Strade e decoro sembrano utopie, l’acqua pubblica in agonia e quella gestita da Abbanoa sempre appesa ad una convenzione da ridiscutere, se non eliminare.

I giocatori sembrano tanti, ma al momento solo gli amministratori attuali hanno scoperto le carte. Molto dipenderà da come si affronterà la prossima campagna elettorale anche perché la gente si è resa conto che di parole e promesse non si può continuare a parlare in eterno. 

Chiunque intenda gettarsi nella mischia, sia consapevole che questa città sta morendo, letteralmente, mancano programmazione e soluzioni immediate sui reali bisogni. La prospettiva del turismo, come panacea, si scontra con la realtà delle cose. Al momento questa città non si presta a grandi cambiamenti e non sarà certo una possibile vendita di Rinaggju che sovvertirà il trend. Così come non basterà il prossimo e imminente Carnevale a dare ossigeno per sempre.

Anche perché, come già appurato, prima della  eventuale realizzazione del progetto Rinaggju, passeranno almeno cinque anni.

E tutto questo tempo non colmerà lo spopolamento in atto, il depauperamento dell’ospedale, la fuga dei giovani e la crisi sociale tremenda che stiamo vivendo.

 

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