Anche la procura di Tempio sollecitata ad indagare sui fondi per l’alluvione del novembre scorso. Il Codacons incalza!

Olbia 19 febbraio 2014-

(sardegna remix) La clamorosa denuncia del Codacons riguarda l’ipotesi di truffa, falso e appropriazione indebita, e invita le procure di Roma, Tempio Pausania e Nuoro a fare chiarezza, attraverso 16 pagine nelle quali sono elencati sia i Comuni sardi più Colpiti (Olbia, Onani, Torpé, Arzachena, Uras, Bitti), sia i promotori delle varie raccolte fondi: il quotidiano Unione Sarda, Sardegna Solidale, Anci Sardegna, Caritas Diocesana di Cagliari, Confcommercio, Associazione Italiana Calciatori (AIC), Mediafriends Onlus, Rcs Mediagroup onlus, Adria Italia, Croce Rossa Italiana. A tutti questi Comuni e associazioni il Codacons ha inviato copia di una diffida, a norma di legge (art. 140/ dlgs 206/2005), per avere informazioni circa i progetti concreti da finanziare. A quanto pare, non tutte le associazioni hanno risposto, mentre quelle che lo hanno fatto avrebbero solo manifestato un impegno generico, mai progetti concreti. In poche poi hanno indicato il vero ammontare delle somme raccolte. Insomma, molte promesse ma pochi riscontri concreti e nessuna chiarezza.

Insomma, sembra proprio che come accade spesso in occasione di calamità e eventi tragici le associazioni volontarie e gli enti che raccolgono fondi tardano il più possibile nei loro interventi, in modo da tenere i soldi in banca e incrementare il loro patrimonio. Questa però non è altro che appropriazione indebita, quindi una vera e propria truffa verso gli italiani e soprattutto verso tutti coloro che sono colpiti da queste tragedie. Noi ci limitiamo a dire che è una vera e propria vergogna!

Sin qui la vibrante protesta del Codacons che raggruppa i consumatori italiani e che ha fatto pervenire richiesta di indagine anche alla procura di Tempio. Ci sentiamo in dovere di sottolineare che tutto ciò succede in Italia. Gli italiani, attraverso i volontari e tante altre iniziative intraprese, hanno immediatamente prestato soccorso fattivo e donato generosamente. 

Nel frattempo tutte le donazioni che arrivavano alle varie istituzioni, con donazioni bancarie e raccolte di denaro, venivano congelate. Non basta dare riscontro delle cifre e dimostrare in maniera linda e cristallina quanto realmente si è raccolto. Occorre dare subito la stura alla consegna del denaro e magari documentarlo con foto e documentazione scritta.

A livello personale, senza timore di sbagliare, diciamo che i pochi soldi raccolti con iniziative di spettacoli, sono stati consegnati brevi manu a persone segnalateci da chi conosceva le situazioni difficili.

L’Italia non si smentisce mai!

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