Approfondimenti su pensiero e salute, di Sergio Todesco

Approfondimenti su pensiero e salute.  Tanti chiedono delucidazioni e suggerimenti riguardo a quanto pubblicato  giorni fa su GalluraNews a proposito del potere del pensiero. Nei post precedenti si è messa in evidenza la caratteristica delle cellule di aggregarsi in “comunità cellulari” (organi e tessuti), in cui le singole menti cellulari operano in azioni comuni dirette dalle esigenze della mente centrale. Conscio e subconscio sono due fasi interconnesse dell’attività mentale. Ripartiamo da qui:

 La mente inconscia o istintiva esercita il controllo e la regolazione di ogni apparato; per esempio l’organo fegato, con una propria autonomia, è chiamato  a svolgere più di cinquecento funzioni, soprattutto per sintetizzare, purificare e dinamizzare i componenti del sangue. Milioni di cellule con mente comune rappresentano la mente del fegato, che a sua volta è orientata dalle esigenze della mente istintiva che presiede a coordinare le funzioni di tutti gli apparati del corpo. Quando tutti gli organi del corpo sono armonica-mente sintonizzati, si sperimentano condizioni di pace e gioia, viviamo in salute.

Può accadere, tuttavia,  che tali prerogative di armonia vengano ad essere turbate e la mente inconscia (istintiva), costretta a subire interferenze da parte della mente intellettiva, con rappresentazioni di paura, rabbia, vergogna, ansia, preoccupazioni. In tali circostanze l’ordine costituito di cellule ed organi subisce destabilizzazione. Stiamo parlando anche dell’insistenza delle nostre volontà ad intervenire nell’ordine costituito del corpo adottando abitudini e comportamenti disadeguati. Questo tipo di interferenze porta a veri e propri scioperi da parte delle comunità cellulari  a dimostrazione del loro stato di disagio che comunicano alle menti superiori sotto forma di sintomi dolorosi.

Le malattie originano dalla destabilizzazione delle comunità cellulari

Tutto ciò che viene definito malattia origina dal disagio e dalla destabilizzazione delle comunità cellulari, costrette ad allontanarsi dal loro stato di armonia. Facile, quindi, intuire come pensieri ed emozioni influiscano sulla nostra salute e per questo dovremmo riflettere continuamente su ciò che caratterizza noi e la nostra vita e da quali sentimenti siamo animati. Attiriamo sempre ciò a cui pensiamo:  il pensiero è energia creativa che si concentra sempre dove dirigiamo la nostra attenzione. Nella maggior parte dei casi ci soffermiamo su cose inutili, sprecando la nostra creatività. Creiamo separazione e individualità egoistica facendo continui confronti ed esprimendo giudizi e critiche su tutto, con grande spreco di energia vitale.

La guarigione cognitiva

La guarigione cognitiva richiede di mantenere il controllo sui pensieri e relativa qualità, poiché tutto ciò che pensiamo promuove vibrazioni positive o negative che vengono captate da organi e cellule.  Tuttavia un controllo permanente dei pensieri non è di facile attuazione, soprattutto all’inizio. Non siamo abituati a guardarci dentro e siamo stati educati (programmati) a concentrare le nostre attenzioni sulle cose esteriori. Se ci soffermiamo sul fatto che  tutti noi, con poche eccezioni, nutriamo sempre gli stessi pensieri e la maggior parte di questi non sono necessariamente positivi, possiamo immaginare quale sia il sentimento alla base delle nostre vite: prevalentemente paura e negatività.

Coltiviamo pensieri che si ripetono da anni, addirittura dalla nostra infanzia. Rimuginiamo e giriamo intorno agli stessi vissuti e relative tematiche proiettando nel futuro paure e disagi,  e a causa di questa zavorra concettuale diventa difficile aggiungere positività alle nostre vite. Diventando consapevoli di questi limiti e formulando pensieri positivi da ancorare alla mente subconscia,  liberiamo  energie di guarigione. E anche per questo occorre applicazione e consapevolezza.

La forza del pensiero

Nei post precedenti abbiamo accennato al ruolo delle energie psichiche nel mantenimento della salute: la mente subconscia  legge e vive i pensieri prodotti dalla mente intellettiva sempre come realtà attuale, attivando reazioni organiche corrispondenti. Anche quando i pensieri riguardano un passato lontano di paura e di dolore, tutto ciò viene vissuto come appena accaduto e genera le stesse condizioni di disagio che in passato hanno procurato turbamento fisico, mentale e spirituale. Il passato va visto come un film che se proiettato sullo schermo della mente viene letto dall’inconscio come realtà nel momento presente.

La mente conscia viaggia continuamente tra passato e futuro, mentre la mente inconscia vive e agisce sempre nel qui ed ora, nell’eterno presente. Ed è per questo che bisogna stare molto attenti al contenuto dei nostri percorsi mentali, sempre letti dalla mente istintiva come realtà; anche le fantasie vengono interpretate come avvenimenti reali, attivando risposte somatiche corrispondenti al contenuto. Ma attenti, per cambiare gli orientamenti della mente intellettiva bisogna intervenire sulla mente subconscia sede delle memorie e dell’affettività. Stiamo parlando delle nostre convinzioni e delle nostre credenze alla base delle conseguenti abitudini di vita.

Bisogna intervenire sulla mente subconscia

Ognuno costruisce la propria realtà sulla base delle proprie convinzioni, vede e pensa ciò che gli deriva dal proprio modo di interpretare il mondo. Quindi per cambiare la mente conscia, il nostro modo di pensare, bisogna intervenire sulla mente subconscia, istintiva, fondata sulle memorie, sulle credenze, sulle convinzioni. Un esempio di abitudine malsana è quella che deriva dalla convinzione che il latte munto e i suoi derivati siano favorevoli alla salute, e questo nonostante sia confermato a livello accademico- scientifico che la caseina (80% delle proteine del latte), sia uno degli elementi più acidificanti e cancerogeni.

Ma tutti noi difendiamo a denti stretti il nostro modo di pensare, le nostre convinzioni, e questo diventa interferenza e limite nei riequilibri della salute. La stessa mente che ha creato malessere sostenendo abitudini malsane, non può riarmonizzare. Fondamentale mettere in discussione le proprie convinzioni e relative abitudini e se disadeguate per la salute, modificarle. “Mente sana in corpo sano”, o meglio ancora: “corpo sano a partire da una mente rinnovata”.

Sergio

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