Argomento del momento: Rinaggju.

Affrontata nel consiglio comunale aperto del 5 dicembre la possibilità dell'alienazione del compendio.

E’ l’argomento del momento. Rinaggju, annoso problema di un bene pubblico a cui mai nessuna amministrazione ha dato soluzioni valide. Oggi, alla luce di due recenti delibere di giunta, sembra profilarsi l’ipotesi di una possibile alienazione dle compendio, avallata da maggioranza  e opposizione. Seppure esistono dei distinguo, anche la minoranza a cui sembra pesare la parola “opposizione”, sostiene l’ipotesi della vendita con però una chiara e convincente struttura che dovrebbe attenere allo sviluppo e alla conseguente realizzazione di un progetto valido in termini di occupazione.

Mario Satta

Il movimentato argomento è stato molto partecipato. Un folto pubblico ha avuto anche l’opportunità di esprimersi attraverso interventi preventivamente programmati. Appare chiaro che Rinaggju sia da molti vista come una risorsa inespressa da mezzo secolo e non basta certamente il legame affettivo dei tempiesi per scongiurane una sempre possibile speculazione.

Lattuneddu e Amic

La cordata di investitori, sotto tutela legale da parte di un avvocato di Tempio, si dice solida. Alla luce di un accertamento eseguito. Tuttavia, come ben ha espresso Paolo Sanna, dietro una solidità finanziaria, possono celarsi anche insidie che si devono scongiurare.

Il vice sindaco Addis

Il fronte del NO all’ipotesi della vendita, soggetta come ha spiegato il vie sindaco Addis, alla preventiva decisione di alienare o meno il bene, appare compatto e anche variegato. Apprezzati particolarmente gli interventi di Mario Satta e Cordella per quanto attiene ai contrari. Articolato e colto anche quello di Marcello Doneddu a nome di un nuovo soggetto politico appena nato, Tempio per Tempio. Sul fronte dei favorevoli, è piaciuta poco la versione ironico/amarcord dell’ex sindaco Pintus. Pacata ma saggia, e per certi versi condivisibile, la posizione di un altro ex consigliere di qualche anno fa, Tore Scano.

Oltre ad alcuni movimenti, associazioni e anche nuovi soggetti politici, si aggiunge anche quello di due consigliere, una ex assessore, Alessandra Amic e Daniela Lattuneddu che proprio ieri in un breve comunicato ha anche abiurato l’appartenenza alla maggioranza transitando nel gruppo  misto, in cui già è presente la Amic.

Argomento dibattuto dal consiglio e dalla gente

Le loro esternazioni, così come le dimissioni dalla giunta della Lattuneddu dei giorni scorsi, hanno aperto una falla nella compattezza originaria della attuale giunta. Oggi sono considerate transfughe e in alcuni passaggi della lunga seduta di ieri, si è notata anche una certa ostilità nei loro confronti. Ovvio che chi dissente non piace quasi mai, ma nella logica di un confronto democratico, persino il dissenso è auspicabile quando certe tematiche si affrontano non in maniera limpida.

Chi ci sta dietro questa cordata di investitori? Quanto è il finanziamento? Quanto vale Rinaggju?  Le domanda scaturiscono da tutti gli interventi del fronte del NO e del NI. Chi preferisce un referendum, chi parla di occasione, di treni da non perdere, ma tutto ancora è prematuro, dal momento che il bene Rinaggju non è stato alienato ma si deve decidere assieme alla gente. 

Ordunque, ecco tutto l’intero consiglio comunale di ieri 5 dicembre 2019 nella ripresa integrale che contiene tutti gli interventi. Ascoltandoli, ognuno di noi potrà farsi una idea ben precisa di quel che potrà accadere. L’argomento, come si evincerà dall’ascolto e visione del consiglio di ieri, è al centro degli argomenti della popolazione di Tempio. E con ragione, purché le informazioni, da parte di chi amministra, siano date tempestivamente e in maniera completa. E’ un augurio.

In certi momenti, valutazione mia personale, Rinaggju è apparso come un rifiuto di cui sbarazzarsi. Tante sono state le conferme di chi, da amministratore o da ex amministratore, scade sulla mancanza di risorse economiche per prendersene cura. Così, si è perso un patrimonio che oggi si descrive come un ammasso di ruderi proprio da chi ha permesso che il degrado la facesse da padrone. Un pizzico di vergogna?

 

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