Assessorato all’Agricoltura, la nomina ad una non eletta, non candidata, filo renziana. Qualcosa non torna?

Assessore all’Agricoltura. 

Questa la notizia apparsa su youtg.net.

“Dall’attivismo per il Pd, al sostegno concreto, passando per la presidenza della commissione Pari opportunità. Un periodo di sostegno a Sardegna 20Venti di Stefano Tunis, fino a un posto nella Giunta di Christian Solinas. Gabriella Murgia, 52 anni, nata a Lanusei ma trapiantata a Oristano, è il nuovo assessore all’Agricoltura. Dovrebbe essere espressione dei consiglieri regionali Valerio De Giorgi (Fortza Paris) e Roberto Caredda (Sardegna Civica) che sostengono la maggioranza di centrodestra. 

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La Murgia, dipendente regionale (ASPAL, agenzia per il lavoro), ha alle spalle un elevato attivismo politico.

Basta scorrerne la bacheca Facebook. Candidata con la Base di Efisio Arbau nel 2004, non ha mai nascosto il suo essere renziana. Alle politiche del 2018 pubblicava su Facebook il fac simile del voto per i democratici. Ha sottoscritto la candidatura di Giuseppe Luigi Cucca alla presidenza del Pd in Sardegna, ha difeso le (alcune) scelte di Luigi Arru in tema di sanità. A ridosso delle elezioni del consiglio regionale ha partecipato alla convention di Stefano Tunis, annunciandone il sostegno convinto. Quindi lo spostamento a centrodestra era già compiuto. Ora la nomina nella giunta di Christian Solinas. Dovrà affrontare le tante vertenze del mondo agro-pastorale della Sardegna, a cominciare dalla gestione del tavolo del latte che è rimasto congelato negli ultimi mesi”. 

Sarebbe tutto normale, o quasi. Restano giusto delle perplessità sul nuovo assessore all’Agricoltura..

  1. La Murgia non era nemmeno candidata;
  2. Nel 2014, nel centro sinistra alle passate regionali, prese appena 57 preferenze;
  3. Ovviamente, non è eletta;
  4. Dice di non avere alcuna competenza nel settore per cui è stata scelta.

La politica è inservibile, ma questa nomina è uno scandalo.

Si pensava che i 73 giorni di attesa fossero sufficienti a far gridare allo scandalo i sardi e la Sardegna, ma ancora non si aveva sentore di questa nomina. Non conosco la Murgia e non entro nelle sue certe competenze lavorative, politiche e sindacali, sicuramente degne. Piuttosto, mi preme fare un raffronto con l’altra donna scartata per mancanza di titolarità scolastica. 

La calangianese Daria Inzaina era la figura scelta per diventare assessore all’Agricoltura. Daria, però, ha un solo difetto, il titolo di studio non sufficiente. La terza media non basta, a parere di chi così ha deciso, a legittimarne le competenze specifiche e il suo lavoro pluridecennale nel settore agro-pastorale. La Inzaina non viene eletta ma raccoglie circa 628 voti (che non sono malmignatte insomma).

La Inzaina è la candidata scelta dalla Lega dal principio ma viene esclusa. Una ingerenza, quella del Carroccio, che stride perché appare sovradimensionata per certi versi e ridicola in questa esclusione che appare come uno sfregio, sia alla calangianese che alle sue importanti conoscenze del settore. 

Quattro assessori galluresi erano troppi forse ma il disgusto monta sino a diventare rabbia quando uno pensa che abbiamo avuto ministri non solo non laureati ma nemmeno diplomati. Valeria Fedeli fu ministro dell’Istruzione, finge una laurea e si scopre che non è neppure diplomata. Allora, di cosa e chi stiamo parlando?

Ieri abbiamo augurato un buon lavoro al nostro eletto Biancareddu. Oggi mi va di ribadire la mia distanza sempre più marcata da questa immondizia che ancora ci sta trascinando verso l’abisso della anarchia convinta. La politica è inservibile, serve solo a distribuire soldi, poltrone e privilegi anche a chi non ha nemmeno partecipato ad una elezione. Ma basta!

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