Balordi e vandali, padroni della città.

Sono probabilmente tutti minorenni gli autori degli ultimi gesti vandalici nei fine settimana a Tempio.

Balordi, vandali, teppistelli che hanno forse finito da poco di prendere il latte dal biberon. Dalla mezzanotte, puntuali ad ogni fine settimana, ma talvolta anche negli altri giorni, arrivano gesti e atti vandalici a cui nessuno mette rimedio. 

A farne le spese, nella notte tra venerdì e sabato, è stato il salone da parrucchiere di Rita Angius, in via Vittorio Veneto. Un grosso petardo, il cui scoppio è stato udito distintamente come una bomba dal vicinato, è stato introdotto nella presa d’aria esterna situato nella via soprastante, la famigerata via delle schifezze, via Degli Eroi. Un vero pisciatoio a cielo aperto che la notte si popola di giovinastri alla ricerca di evacuare e liberarsi di umori interni.

Via Degli Eroi

La presa d’aria che aveva una ventola d’areazione in via Degli Eroi

«Il salone, è chiuso normalmente sabato, domenica e lunedì solo stamani è stato aperto. Ho visto lo sfascio causato al bagno interno che ha la presa d’aria sulla via di cui sopra. Il botto, mi hanno detto, si è sentito verso mezzanotte e la deflagrazione ha anche spaccato i vetri di una agenzia di assicurazioni. Massimo Bosco, era fuori perché c’era una manifestazione. Anche lui è terrorizzato perché in via degli Eroi ogni notte vengono ad espellere di tutto, da vomito a urina. Ogni notte è così. Ora siamo anche arrivati agli attentati, ditemi voi se è possibile vivere questo terrore».

Danni ingenti che per fortuna si sono limitati solo a quel locale.

Balordi e Vandali imperversano nel centro della città.

Non finisce qui la notte brava del sabato dei nostri eroi. Nel sabato notte hanno anche cercato di divellere l’insegna dal salone di Giambattista Aisoni, in via Vittorio Veneto. Ci son riusciti e il proprietario ha riattaccato con del cemento la sua insegna.

Il salone di Giambattista Aisoni e l’insegna che hanno cercato di divellere.

«Non ce la facciamo più, questa via la notte è un rifugio di piccoli vandali. Credo che ci doteremo di telecamere  perché, a turno, ci siamo passati tutti. SDe non fosse uscito alle 4 del mattino una persona, questi balordi si portavano via la mia insegna».

Massimo Bosco, noto pizzaiolo sempre di via Vittorio Veneto, ci parla di un clima insostenibile.

La pizzeria di Massimo Nosco

«Qui, dopo la mezzanotte, si scatena l’inferno. Fine settimana o giorni qualsiasi, è uguale. Abbiamo segnalato e scritto ma nessuno muove un dito. Questi balordi sono tutti minori, al massimo sedicenni. Con gli altri proprietari di negozi o attività commerciali, pensiamo di organizzare delle ronde e dei turni ma è chiaro che non possiamo agire direttamente. Passeremo noi come delinquenti e non questa teppaglia che mette a ferro e fuoco la città».

Le telecamere di controllo sembrano diventate il solo deterrente plausibile per chi gestisce un’attività in questo luogo. Massimo Bosco già le ha installate e altri si apprestano a farlo. Le forze dell’ordine sono poche, non bastano a controllare ogni luogo e molte famiglie non sembra siano capaci a fermare i loro figli. Le scorribande a Tempio non si contano più e quello della notte di venerdì era un vero attentato, eseguito da balordi e vandali forse ma il livello è cresciuto. Non bisogna lasciare la città in mano a quattro coglioncelli che stanno imperversano e oggi godranno per una notorietà che accresce il loro curriculum di assoluto valore.

Sarà anche Via degli Eroi ma riferito a questa ghenga, assume la valenza di un ossimoro.

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