Cagliari, 2^ ed. del premio “Centottanta”, concorso a premi per i film-.maker esordienti della Sardegna.

Cagliari, 13 gen. 2018-

Giovani registi, uscite dall’ombra: questo è il vostro momento, siate avventurosi. Osate’. La seconda edizione del Premio Centottanta, il concorso a premi è riservato a  film-maker esordienti del territorio sardo, ha quest’anno un padrino d’eccezione: Enrico Pau. E’ il regista cagliaritano il primo sponsor di questa iniziativa, nata dall’associazione culturale Moviementu – Rete Cinema Sardegna – con l’obiettivo di valorizzare, promuovere e sostenere film-maker esordienti dell’Isola che vogliono lavorare nel mondo del cinema.

‘Centottanta è il luogo della ricerca avventuristica, il luogo immaginato e voluto per fare emergere il talento”, spiega Pau. “La Sardegna è una terra di registi” prosegue il regista, “alcuni affermati, che conosciamo, altri da scoprire: Centottanta porta la luce nell’oscurità. La sua formula è perfetta per la sperimentazione: in tre minuti si può raccontare qualsiasi storia. La natura ellittica e frammentata del linguaggio cinematografico permette di realizzare qualsiasi lavoro anche in poche righe: in centottanta secondi si possono creare mondi’. 

La giovane attrice Emilia Agnesa, componente della giuria, mette l’accento sulla formazione, passaggio necessario per un percorso professionistico: “La formazione più completa per un’attrice o per un attore è quella che prevede esperienze e studio sia nella recitazione teatrale sia in quella cinematografica: sono diverse, ma entrambe dovrebbero dialogare e contaminarsi per arrivare a quella credibilità, quell’essenzialità e quella contemporaneità recitativa che la Sardegna promuove ed “esporta” da diversi anni ai massimi livelli”.

Il nome della manifestazione, Centottanta, deriva dalla lunghezza massima dei progetti ammessi al concorso: i corti non dovranno superare la lunghezza dei cento ottanta secondi, ossia tre minuti. In palio due premi in denaro da mille euro ciascuno (Premio Moviementu e Premio Cineteca sarda); un workshop dedicato offerto della Cineteca Sarda; una residenza artistica al Teatro Massimo offerto da Sardegna teatro; la partecipazione alla Summer school di Filmidee al Camping Golfo dell’Asinara.

La partecipazione al Premio Centottanta è gratuita, i termini delle domande sono fissati al 15 aprile 2018. I progetti saranno esaminati e selezionati da una giuria di esperti composta da rappresentanti del mondo culturale isolano, tra cui i registi Salvatore Mereu e Paolo Zucca. I cortometraggi finalisti verranno proiettati in occasione della serata di premiazione al Cinema Odissea a Cagliari.

Box.La Festa di Moviementu è il momento più bello e più importante per il nuovo cinema sardo”. Il regista Enrico Pau parla della Festa che si terrà il 13 gennaio, a partire dalle ore 19, nel Teatro degli Intrepidi Monelli in viale sant’Avendrace 100, a Cagliari. “E’ un luogo di incontro” spiega l’autore de L’accabadora, “dalla forte connotazione identitaria. È più un momento di verifica e di confronto: qui ci guardiamo in faccia, scambiano idee e opinioni, progetti e contatti. È la nostra verifica annuale: fondamentale per un’associazione come la nostra, che nasce per tutelare e difendere la legge sul cinema”. Altre informazioni sulla festa: Proiezioni di cortometraggi, trailer, videoclip dei soci (anche di lavori in corso). Buffet and drinks preparati dal gruppo cucina dei soci. Lotteria ricchi premi e cotillons. DJ set e Vj set.

Organizzatori

Moviementu – Rete Cinema Sardegna

Associazione, nata nel 2013, che riunisce i lavoratori del cinema e dell’audiovisivo in Sardegna, con l’obiettivo di creare un soggetto collettivo che promuova la collaborazione e il confronto tra gli operatori e influisca in modo propositivo sulle politiche di settore.

Ufficio Giovani di Moviementu

Gruppo di lavoro interno all’associazione, costituitosi alla fine del 2016, che riunisce i membri più giovani dell’associazione (studenti e neo-professionisti) con l’intento di creare iniziative che favoriscano lo scambio di idee tra chi è già professionista e chi vorrebbe diventarlo.

Partner 

Società Umanitaria – Cineteca Sarda, Sardegna Teatro, Filmidee (web magazine), EjaTv, Cinema Odissea. 

Sponsor

Cantina di Mogoro,  Cantina Castiadas, Fratelli Marteddu, Grafiche Ghiani, S’Incontru.

Giuria di esperti

Salvatore Mereu

Dopo la laurea in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha realizzato diversi cortometraggi fra cui Miguel (1999) e Il mare (2004). A partire dal suo primo film Ballo a tre passi (2003) esplora le relazioni tra la tradizione e la modernità nella sua Sardegna. Con Ballo a tre passi ha meritato, nel 2003, la Menzione Speciale nella Settimana Internazionale della Critica di Venezia e il David di Donatello come Miglior regista esordiente. Il suo secondo film Sonetàula (2008), è stato presentato alla Berlinale nella sezione Panorama. Nel 2012 torna al Festival del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, con Bellas Mariposas, storia di due adolescenti di un quartiere popolare di Cagliari.

Silvia Perra

Si laure a Cagliari in Comunicazione e si diploma in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2010 lavora come Assistente al Casting per il film Tajabone diretto da Salvatore Mereu (67ª Mostra del cinema di Venezia). Nel 2012 dirige Jovid, selezionato in molti festival italiani fra cui Visioni Italiane a Bologna e Arcipelago Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini a Roma. Nel 2016 dirige La Finestra, cortometraggio di diploma del CSC, presentato al Torino Film Festival e selezionato in importanti festival internazionali come il Premiers Plans D\’Angers di Jeanne Moreau in Francia e il Festival del Cinema Europeo di Lecce. Attualmente sta lavorando al suo primo lungometraggio ambientato in Sardegna. 

Paolo Zucca

Regista e sceneggiatore vive tra la Sardegna e Roma. Dopo la laurea in Lettere Moderne, ha frequentato la scuola RAI per sceneggiatori e si è diplomato in regia alla N.U.C.T. di Cinecittà.  Oltre a un lungometraggio, ha scritto e diretto corti, documentari e spot pubblicitari, ricevendo numerosi premi in tutto il mondo. 

Il cortometraggio L’Arbitro ha vinto il David di Donatello e il Premio Speciale della Giuria a Clermont-Ferrand. 

Il lungometraggio L’Arbitro ha aperto le Giornate degli Autori alla 70° Mostra del Cinema di Venezia. 

Daniela Persico

Critico cinematografico, dal 2013 è curatrice de “L’immagine e la parola”, spin-off del Festival del Film Locarno, e collabora al festival in qualità di responsabile editoriale. Fa parte del comitato di selezione di ISreal – Festival di Nuoro e Lovers Film Festival – LGBTQI New Vision di Torino. Scrive di cinema presso il “Giornale del Popolo”, di Lugano, e dirige la rivista online Filmidee.it, con cui organizza la Filmidee Summer School. Dal 2016 collabora al Dizionario dei film di Paolo Mereghetti e ha pubblicato le monografie: Claire Simon: la leggenda dietro la realtà e Wang Bing, il cinema della Cina che cambia, Emmanuel Carrère, tra cinema e letteratura oltre a numerosi saggi, articoli e recensioni per riviste specializzate come “Lo Straniero” e “Panoramiques”, è stata giornalista di cinema sulle pagine milanesi de La Repubblica. Ha realizzato il mediometraggio Et mondana ordinare (2009), presentato in numerosi festival, ha collaborato, come sceneggiatrice e come assistente alla regia, per Tutto parla di te di Alina Marazzi (2013), sta curando la produzione del corto (s)words di Federico Di Corato per Okta Film.

Antonello Zanda

Direttore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari. Scrittore e critico, ha pubblicato saggi di letteratura, antropologia, filosofia, arti figurative e cinema. È giornalista pubblicista e collabora con numerose riviste di settore.

Giulia Mazzarelli

Laureata in Filosofia presso L’Ateneo di Cagliari nel 2004 con una tesi sull’uso delle fonti audiovisive nella ricerca storica. Approfondisce lo studio del rapporto tra cinema e storia conseguendo, nel 2011, il titolo di Dottore di ricerca in Storia Moderna e Contemporanea presso l’Università degli Studi di Cagliari, con una tesi sui cinegiornali del secondo dopoguerra. 

Collabora dal 2015 con l’Issasco (Istituto sardo per la storia dell’Antifascismo e della Società contemporanea) nella promozione del cinema come strumento di approfondimento storico. Fa parte del Circolo del cinema “Liberazione” (FICC) e dal 2006 lavora come operatrice culturale presso la Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari.

Massimo Mancini

Curatore, organizzatore culturale e consulente per istituzioni e aziende nel campo della creatività e della produzione artistica. Ha lavorato, tra gli altri, per il Teatro Stabile delle Marche, il festival internazionale Inteatro di Polverigi, il Comune di Milano. Ha diretto il CRT di Milano ed è stato membro del board della rete internazionale IETM. Dal 2015 è il direttore del Teatro Stabile di Sardegna.  A seguito di ben nove candidature al premio Ubu 2017,  le produzioni di Sardegna Teatro hanno ottenuto due importanti riconoscimenti. Macbettu come miglior spettacolo dell’anno; Il cielo non è un fondale come migliore allestimento scenico. 

Emilia Agnesa

Emilia Agnesa

Laureata in filologia classica e storia dell’antichità, si forma come attrice presso il Riverrum Teatro con Elio Turno Arthemalle per poi proseguire con Cada Die Teatro con Giancarlo Biffi, Contemporaneamente frequenta i corsi della compagnia Spaziodanza. Partecipa a diversi corti e al film di Enrico Pau “L’accabadora”. È inserita nel progetto di Sardegna Teatro Massimo “Formazione  Permanente” e ha partecipato a numerose masterclass con artisti come Lucia Calamaro, Arturo Cirillo, César Brie, Scimone e Sframeli, Motus. Ha partecipato inoltre a diversi festival di letteratura sia come attrice che come scrittrice. Attualmente sta lavorando a progetti sia cinematografici che teatrali.

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