- Calangianus, 14 giu. 2018-
Appare una questione estremaente delicata, a nostro parere qualcosa che cela altre vicende di cui l’ex Sindaco e attualmente consigliere di minoranza, Gian Martino Loddo, voglia servirsi per successive mosse (emblematica la firma di questo comunicato in risposta alle parole usate da Albieri). Alla luce della prima intervista a Loddo, risalente a qualche srttimana orsono, vi è stata un’alzata di scudi di Fabio Albieri, attuale sindaco del paese, che si è tradotta in un infuocato comunicato stampa pubblicato ieri sul blog. E’ evidente, e questa è sempre stata la nostra imparzialità nelle vicende politiche, che lo spazio per repliche è aperto a chiunque come conosce anche l’attuale primo cittadino dal quale riceviamo puntualmente i comunicati ufficiali. Per la qual cosa, come sempre, ringraziamo.
Gian Martino Loddo, stamani, scrive in merito alla vicenda e ci ha da poco trasmesso il seguente comunicato stampa.
” In merito al comunicato stampa del Sig. Sindaco
Comunico quanto segue: durante il mio mandato la gestione della risorsa,idrica, delle fontanelle, era se possiamo definirla così, in un limbo normativo, la manutenzione e la gestione dell acqua delle fontanelle era in capo al consorzio dalle sorgenti fino ai serbatoi, da quel punto in giù fino alle fontanelle era invece di competenza dei due comuni (CaLANGIANUS E LURAS); per fare chiarezza il sottoscritto si era recato a Cagliari presso gli uffici dell‘ assessorato ai lavori pubblici e del gestore Abbanoa.
Da subito, sono emerse diverse e gravi criticità anche dal punto di vista normativo, il che mi ha indotto allora, e parlo di almeno due anni fa, a cercare un percorso alternativo che, se da un lato evitasse la rinuncia ai un bene cosi prezioso, dall’altro potesse essere utilizzato per la distribuzione dell‘acqua stessa ai cittadini senza costi aggiuntivi, ma sopratutto trarne il massimo vantaggio in una situazione che ci avrebbe obbligato a prendere strade diverse da quelle del consorzio.
Premetto che la portata dell‘acqua del consorzio potrebbe arrivare in alcuni periodi dell’anno a superare i 300- 600 metri cubi al giorno e che il consumo medio alle fontanelle, considerando anche le perdite, non supererebbe i 50 metricubi d‘acqua al giorno.
Ebbene, alla luce di questi assunti, l‘idea e‘ stata quella di cercare risorse presso l‘assessorato ai lavori pubblici della regione, approfittando del ribasso d‘asta del prossimo appalto per la costruzione della condotta del rio paggiolu ( circa 970 mila euro) per sistemare tutta la rete dell’acquedotto del consorzio ed immetterla nei rubinetti delle case dei calangianesi e degli abitanti di Luras ( acqua organoletticamente eccellente, ma non per questo garantita salubre allo stato dei fatti) per tutto il periodo dell‘anno e allo stesso tempo garantirne l‘erogazione anche alle fontanelle. Acqua purificata e controllata, questa si, secondo la normativa di legge.
L‘ente gestore della rete e‘ Abbanoa e con essa bisognava fare i conti. Ebbene l‘accordo con Abbanoa e l‘assessorato sarebbe stato quello di contabilizzare l‘acqua in entrata alle cisterne e farcela pagare dopo aver ammortizzato il costo dell’infrastrutturazione della rete del consorzio acquedottistico Calangianus-Luras che ha piu di cento anni.
Alla luce di tutto questo ed altro, che avro‘ il piacere di spiegare al prossimo consiglio comunale, ritengo molto pericoloso l‘istituzionalizzare un percorso che sicuramente sara‘ difficile se non impossibile gestire nei termini di legge.
Detto questo, convinto che la sede più opportuna sia il consiglio comunale, rimango in attesa della convocazione per dimostrare a chi legge che “chi farlocchia” e’ il sig. Albieri che dimostra di non conoscere le leggi, nemmeno si sforza di acculturarsi, e nell‘ uso dei toni comunicativi palesa il tentativo del mettere in cattiva luce il sottoscritto che conosce la materia molto meglio di quanto lui ha dimostrato col suo modo di fare e di dire.
Il sottoscritto, si e‘ dimesso da membro del consorzio acquedottistico Calangianus Luras perche‘ consapevole che allo stato attuale, viste le condizioni dell’infrastruttura, le risorse del comune, la normativa di legge e la volontà politica di mantenere lo stato di fatto, non sarebbe stato possibile garantirne la gestione.
P.S. Approfitto per rilevare al Sig.Sindaco che lo stemma del comune di Calangianus, utilizzato nei suoi “ comunicati stampa“ va corretto perché le pecorelle riportate sono una di fronte all’ altra e non una dietro l’altra.
( f irmato Pidocchio Farlocchio)