«Caro primo cittadino…», scrive un blogger al sindaco di Budoni.

Caro Primo cittadino.., è una lettera al  sindaco di Budoni sul difficle e altrettanto confuso momento dei cittadini che si devono muovere tra decreti e ordinanze senza un a chiara visione del tutto. Mi scrive Michele Durgoni, collega blogger di Budoninews, spazio web molto seguito a Budoni e nel territorio, invitandomi a pubblicare questa lettera indirizzata al sindaco del paese, Giuseppe Porcheddu. La lettera, pubblicata anche sul sito di Durgoni, mette l’accento sulla giustificata rabbia dei Budonesi che vedono, alla pari di altre località della sardegna, del tutto compromessa la stagione turistica, il vero volano dell’economia del luogo.

«Caro primo cittadino, sto appurando in queste ore che nel nostro paese di Budoni in tanti si sentono confusi dall’ avvio della tanto attesa FASE 2; da oggi 4 MAGGIO, infatti, sono arrivate per i cittadini Budonesi tante novità, dettate da un insieme di nuove norme di comportamento (tra l’altro differenti dal resto d’Italia).

Giuseppe Porcheddu

Tali norme sono in parte imposte da parte del DPCM del 26 aprile a firma del Presidente del consiglio Conte e in parte dall’Ordinanza Regionale n.21 del 3 maggio a firma del presidente della Regione Solinas, e fra alcuni giorni si aggiungeranno le norme dettate dall’ordinanza Comunale di Budoni, a Sua firma.

Ecco perché, caro primo cittadino, nel mio umile ruolo di Bandidori e portavoce di tanti cittadini e operatori commerciali, mi rivolgo a Lei, poiché in più occasioni ha dimostrato una sensibilità fuori dal comune verso la popolazione, che esula dalle funzioni di ordinaria amministrazione di un Sindaco, andando talvolta controcorrente rispetto agli iter burocratici quando le esigenze dei suoi cittadini lo hanno richiesto.

Non è mia intenzione entrare in merito alle scelte politiche che andrà a breve a fare riguardo questa FASE2, né se le sue scelte saranno più vicine alla linea del governo o della regione, bensì le chiedo semplicemente la cortesia di fare una sintesi fra le decine e decine di norme Nazionale, Regionali e Locali e comunicare in maniera chiara, come sa fare, (anche con l’ausilio grafico) di COSA, CHI, QUANDO e DOVE SI POTRA’ FARE A BUDONI e zone limitrofe.

Sebbene alcune norme Regionali siano chiare, altre lo sono meno, e talune vanno in contrapposizione con quelle Nazionali, e purtroppo (devo dire la verità), tante di queste norme sono lasciate ad interpretazione delle forze dell’ordine. Tali interpretazioni sarebbe opportuno le conoscessero anche i cittadini Budonesi, e siano unanimi tra chi deve fare i controlli, perché in definitiva chi ne va a piangere al momento del controllo, è sempre e solo il cittadino.

«Caro primo cittadino, il rischio è una possibile ribellione dei cittadini»

Tolti i furbetti, che vanno sempre e comunque condannati, in questo momento alcuni cittadini Budonesi e non, potrebbero andare contro la legge mettendo a repentaglio la salute di tutti, oltre a vedersi loro stessi costretti a dover pagare sanzioni salatissime, più per confusione, a mio avviso, che per negligenza o menefreghismo.

Caro Sindaco Porcheddu, Budoni e i Budonesi confidano in Lei affinché la sua prossima ordinanza sia, oltre che un atto formale di ripartenza per il paese con regole e prospettive chiare e ben definite, anche un atto che faccia chiarezza e avvicini gli intendimenti politici alle reali esigenze dei cittadini, fermo restando che, per il bene di tutti, la politica deve prendersi le proprie responsabilità e fare scelte talvolta anche impopolari se le condizioni lo dovessero imporre.

Sono convinto che i cittadini faranno, come fino a qui hanno fatto, la loro parte se adeguatamente informati.
Io e il mio giornale budoninews.it siamo e saremo a sua disposizione per comunicare in maniera capillare le sue comunicazioni al riguardo.

Nell’augurarle un buon lavoro la saluto cordialmente».

Michele Durgoni (@lubandidori). Direttore www.budoninews.it

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