Case popolari chiuse da tempo «Non è giusto»

«Non è giusto che ci siano case popolari chiuse solo perché i proprietari, dopo averle avute, le lasciano mantenendo talvolta una finta abitazione con una lampadina accesa. Loro non ci sono più, sono andati altrove e quelle case restano disabitate impedendo ad altri di poterle avere».

Il senso della lettera ricevuta ieri da una cittadina “arrabbiata” , è questo. Nella lettera, si fa riferimento ad una presunta strategia dei proprietari che cercherebbero di fingere  sulle predette abitazioni con artifici del tipo luci accese o sporadiche aperture. Ecco la lettera, in anonimo per chi legge, ma regolarmente firmata.

La foto, riferita a via Togliatti, è puramente indicativa.

Via Togliatti.

« Buongiorno signor Masoni, le scrivo perché io non trovo giusto che ci siano case popolari chiuse come in via Palmiro Togliatti, Borgo Concezione, più giù della Lidl, ecc. I proprietari si trasferiscono a Cagliari, o in altre città, dai figli, lasciando appartamenti chiusi. Addirittura, in via Palmiro Togliatti, lasciano la luce accesa per far vedere che c’è gente ma, in realtà, mancano da mesi».

Le case popolari ci sono ma accadono strane cose

Strane cose accadono in alcune case popolari e la lettera, nel suo prosieguo, evidenzia alcuni lati oscuri della faccenda.

« Ci sono famiglie – prosegue lo scritto – che con 500 euro di stipendio o addirittura da disoccupati pagano affitti da 300 euro e sono costretti a chiedere aiuti al comune. Non a tutti danno questi aiuti ma non si deve dire  che non ci sono case perché ce ne sono e anche tante.  Io mi chiedo perché queste abitazioni non vengano riassegnate. Meglio le lasciano cadere a pezzi. Capisco che siamo in un momento di crisi e non ci sono soldi, ma non trovo giusto che le persone vadano a vivere altrove e lasciano le case in quello stato. Mi creda, ci sono davvero appartamenti chiusi da mesi. Pagano si l’affitto, o almeno credo, ma i proprietari vivono altrove, fuori Tempio».

Lasciamo anche questa “denuncia” così come ci è stata inviata. Sarebbe opportuno che vi fossero accertamenti anche su quelle assegnazioni di case popolari per far si che determinate situazioni siano risolte. Non è facile, tutt’altro, ma mettendosi nei panni di chi ci ha scritto, una certa rabbia è più che giustificata.

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