Cinghiali famelici, orti di Tempio distrutti dalle loro invasioni quotidiane

Dei cinghiali famelici abbiamo scritto spesso per la loro esagerata voracità che li spinge, da tanti anni oramai, sempre più alle porte dei centri abitati. La loro forza, ma soprattutto la disperata fame che li contraddistingue, sta da molti anni colpendo le campagne con presenza di orti e vigne.

A tal proposito, in considerazione che si tratta di animali selvatici, seppure spesso incrociati col maiale domestico, arrivano al blog delle segnalazioni di incursioni di bestie grosse e assai forzute.

«Al punto – ci racconta un perseguitato dalle incursioni giornaliere di cinghiali – che riescono a spostare massi enormi messi a rinforzare le protezioni delle recinzioni. Una iattura vera e propria che sta rovinando i prossimi raccolti di ortaggi».

Nella foto, il passaggio dei cinghiali, più volte rinforzato ma inutilmente:

Il passaggio con le grosse pietre spostate dai cinghiali

Cinghiali famelici: in aumento esponenziale, oramai vicini ai centri abitati

Le foto che ci vengono inviate, sono relative a recenti incursioni in piccoli appezzamenti di ortaggi, fagiolini, melanzane, angurie e meloni.

Meloni
Fagiolini a sx, melanzane a dx

La furia di questi animali famelici, di cui spesso anche la Coldiretti ci ha narrato, porta danni incalcolabili al pari di altri animali quali le cornacchie o insetti, come le cavallette.

«Sinché si tratta del mio orto, dal quale non vivo, non ci rido sopra ma nemmeno ci piango. Certo, che dispiace e tanto che non esista un rimedio diverso dal loro abbattimento, peraltro vietato, fuori dal periodo di caccia. Penso invece – continua sempre il racconto dell’uomo – a chi deve trarre reddito e profitto dalle colture di ortaggi e frutta. Un disastro. Chiedere un’autorizzazione speciale per contrastare queste invasioni, oramai anche di giorno e non solo la notte, vorrebbe dire autorizzarne l’abbattimento. Ciò contrasta con le leggi in vigore, e allora ditemi cosa fare».

Nella stessa situazione dell’uomo che racconta del suo piccolo appezzamento, pare siano tutti i proprietari di campagne adiacenti in località Beltulu Fundoni e Sedda, a qualche chilometro dalla città.

Il problema sostanziale è la esagerata prolificità di questi animali e il loro avvicinamento ai centri abitati dove, non è raro, si vedono in gruppo pascolare anche durante il giorno

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