Dalle lamentele ad atti vandalici.

Molto peggio di grida e schiamazzi, nel parcheggio di Viale Giovanni XXIII in corso raid e atti vandalici.

Dalle lamentele siamo passati a veri e propri atti vandalici, furti e altro. Una settimana fa abbiamo scritto di giovanissimi che disturbavano la quiete pubblica nei parcheggi di viale Giovanni XXIII. Non abbiamo riscontri se l’averne scritto ha avuto qualche risultanza anche se ci confermano che almeno qualcosa è cambiato. Una lettrice ci scrive di silenzio a ridosso della denuncia sul blog.

Quel che è però peggio delle urla, degli schiamazzi e delle partite di pallone, è dentro questa lettera appena ricevuta.

« Buonasera Antonio, ti scrivo per mettere al corrente chi di dovere, tramite la tua pagina di informazione, della situazione nei parcheggi in via Giovanni XXIII, su cui ho letto solo pochi giorni fa una lettera di lamentele di alcuni cittadini che abitano nei pressi.
Oggi ho voluto per la prima volta provare il parcheggio, molto comodo per andare alla vicina Conad e altri.

Purtroppo, ho dovuto riscontrare che le attività teppistiche dei frequentatori notturni non si erano limitate ai soli schiamazzi notturni e disturbo della quiete pubblica. Si tratta di una vera e propria azione vandalica di grave danneggiamento dei presidi antincendio, presenti obbligatoriamente nel parcheggio.

Infatti dei circa 10 estintori originariamente presenti, non ne rimane nemmeno uno. Ho fotografato personalmente tutte le cassette appositamente predisposte per contenerli. In molte di queste era ancora presente la polvere evidentemente scaricata dagli stessi estintori.

Inoltre, una cassetta è stata divelta e gettata via, una manichetta e relativa lancia erogatrice d’acqua è stata rubata e molti dei pannelli plastici di protezione sono stati rotti».

Altro che lamentele!

La lettera si conclude con la stima approssimativa dei danni che nessuno ripagherà . A questo punto le parole e le esternazioni di “vergogna”, “controllate i vostri figli” non bastano, semmai siano serviti a qualcuno o qualcosa. Ci vogliono controlli e vigilanza. Se qualche sfaccendato ragazzino o adulto che sia, viene beccato, che la legge sia severa e non accondiscendente. Se le famiglie devono vigilare sui figli, è anche vero che qui non si parla di ditra sulla marmellata ma di veri e propri reati.

«Insomma oltre a un migliaio di euro di danni, siamo di fronte a una serie di reati. Si possono ipotizzare quelli di danneggiamento aggravato, furto aggravato e soprattutto del reato di cui all’articolo 437 cp “Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”, che prevede pene sino a 5 anni».  (lettera firmata).

Le parole non servono. Grazie al coscienzioso lettore che ci ha trasmesso questa lettera e queste foto esplicative dell’accaduto.

Jpeg

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