Due giovani di origine egiziana accusati di atti osceni, scagionati dai filmati.

I due giovani sono residenti a Calangianus e Aglientu, L'episodio è avvenuto a Tempio lo scorso 2 ottobre-.

Sono due giovani di origine egiziana, si chiamano Hesham e Omar. Il fatto che li riguarda, risale allo scorso 2 ottobre. Uno spiacevole episodio  che poteva trasformarsi in qualcosa di molto grave. A raccontarcelo è una mail di fonte certa e rassicurante, ossia quella della Comunità Minori di Calangianus gestita dalla cooperativa Il Piccolo Principe di Tempio Pausania.

In particolare, la mail giunge da uno degli educatori della comunità calangianese che intende chiarire l’episodio accaduto 26 giorni fa in un locale di Tempio Pausania, per capirci un 24H che rimane aperto tutto il giorno e anche la notte.

Vi proponiamo il testo integrale ricevuto, consapevoli che le prove, in possesso dei Carabinieri della Stazione di Tempio, hanno dimostrato l’innocenza dei due giovani egiziani. I due giovani sono del tutto estranei ai fatti di cui sono stati accusati.

La vicenda non l’abbiamo potuto raccontare prima perché questa testata è rimasta chiusa per oltre 20 giorni. Ecco il testo dettagliato degli accadimenti così come espresso da un educatore della Comunità dei minori di Calangianus:

«In data 02 ottobre, Hesham e Omar, due giovani di origine egiziana, residenti rispettivamente a Calangianus e Aglientu, si trovano all’interno del 24H presso corso Matteotti, a Tempio. Nel momento in cui consumano le proprie bevande, entrano quattro ragazze, le quali formulano gravi accuse nei confronti dei due stranieri, affermando che uno di loro si sia denudato di fronte a loro. Inoltre,  che entrambi abbiano scattato dei video, per poi inseguirle.

Tuttavia, come mostrano le telecamere del 24H, visionate dai carabinieri di Tempio, Hesham e Omar non hanno compiuto alcun atto osceno, non le hanno riprese e tanto meno le hanno inseguite, considerato che si trattengono parecchio prima di uscire dal locale».

I due giovani vengono inseguiti e uno aggredito da una parente delle ragazze.

«Di contro, i due egiziani sono stati seguiti alla stazione dei pullman. Uno dei due sale sul pullman in partenza, mentre l’altro resta a Tempio e, dopo pochi minuti, vede arrivare un gruppo di ragazzi del posto. Tra loto,  alcuni parenti di una delle quattro ragazze, i quali lo aggrediscono verbalmente. Circa un’ora più tardi, presso la Fonte Nuova, Hesham, che in quel momento non si trovava con Omar, che aveva preso il pullman, ma con un altro amico, è stato aggredito dalla zia di una delle due ragazze incontrate al 24H.

Corso Matteotti – foto galluranews

Hesham, perplesso per la situazione, nell’impossibilità di dare una motivazione all’attacco subito, di cui prova sono le evidenti lesioni certificate la sera stessa dalla guardia medica, ha deciso di non reagire fisicamente e ha saggiamente avvisato l’educatrice della comunità minori in turno, richiedendo di contattare al più presto i carabinieri.
Quest’ultimi, con immediatezza hanno richiamato il ragazzo egiziano in caserma, il quale è stato accompagnato dalla stessa educatrice e dalla coordinatrice della comunità.

Il titolare del 24H ha fornito le registrazioni scattate dalle telecamere, nelle quali è manifesto il completo disinteresse dei due egiziani nei confronti delle ragazze. Non manca la prova della loro correttezza, ciononostante si è diffusa la versione menzognera. Hesham segue un percorso di integrazione sociale nel nostro territorio, attraverso il quale ha raggiunto importanti traguardi. In mancanza di reato da parte di Hesham, ci si augura che certe vicende possano non ripetersi».

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