Elezioni Regionali Sardegna 2013: un dato certo, l’astensionismo!

Queste elezioni regionali hanno detto diverse cose ma la più importante è che sembrano essere passate in silenzio, complice l’apatia che sta investendo da qualche tempo i sardi e in generale gli italiani. Nessuno crede che siano importanti perché prevale la sfiducia e la convinzione che nulla, qualsiasi che sia l’esito delle consultazioni, può cambiare.

La percentuale bassa, che mette a rischio il quorum, da il senso del distacco, come se ce ne fosse bisogno, con cui gli elettori si sono avvicinati a queste elezioni. L’astensionismo marcato è stato messo in risalto anche dalla concomitante e strana bella giornata che ha indotto la gente a cose più gratificanti, come andare al mare o approfittare del sole per una gita fuori porta.

Attendiamo i dati finali ma la politica deve riflettere su questo allontanamento della gente e convincersi che, chiunque sia ad andare al governo della regione, ci sarà sempre meno tolleranza a sopportare la stessa politica e lo stesso andazzo di sempre. Ci vogliono risposte concrete e soluzioni ai problemi, in primis quello del lavoro. Non è populismo il nostro ma siamo interpreti di un “pensiero comune” dei sardi che non vogliono essere presi per il naso ancora a lungo.

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