Emergenza acqua : rete idrica e fonti ancora tabù.

Il paradosso dei paradossi è da anni a Tempio l’emergenza acqua. La città che è nota per la bontà delle sue acque sorgive sembra fare la fine di Narciso, innamorato a tal punto della sua bellezza che vedendola riflessa nel lago, finisce per morire annegato. Talmente bello si vedeva, da morirci dentro. Al pari di questa città che continua a cullarsi su decantazioni obsolete e nemmeno per sogno attinenti alla dura realtà. L’oggi racconta altro, dice di bellezza e storia che i tempi hanno calpestato, deriso e vilipeso. Incapace di difendersi il suo patrimonio, abile solo a vendere parole e proclami, Tempio vive delle ombre del suo passato. Pende come una condanna l’icona di città sapendo che città non lo è più. I problemi e le criticità sono disastri che hanno surclassato quella antica nomea.

La gestione dell’acqua di rete è pessima, dal capestro dell’affidamento ad una società esterna che non fa altro che rattoppare, alla nuova emergenza dell’acqua delle fonti pubbliche, da oltre due mesi non potabile, ovunque.

Fundu di Monti

L‘assessore interpellato almeno una volta la settimana, ci parla di emergenza cinghiali, di esami di laboratorio che a tutt’oggi dicono “NIET”, anzi peggiorarono rispetto alla volta precedente. “Stiamo operando, cerchiamo di isolare le sorgenti a monte dalla frequentazione suina”.

Che esista l’emergenza cinghiali, è fuori discussione. La crescita abnorme di questa specie è un dato che interessa l’intero paese. Se ne parla dappertutto e il problema non è di facile soluzione. Ora attendiamo anche le prossime analisi e vediamo che succede.

Però, se sui social imperano foto e post sull’emergenza, non è che possiamo sempre raccontare la favoletta di Narciso. L’ironia va bene, ma qui nessuno ha voglia di ridere ancora.

Emergenza o meno, bisogna risolvere al più presto

Scrive Alessandro Cordella nel suo profilo facebook:

« Anno 2019 di nostra vita, Tempio Pausania. Qualcuno probabilmente, osservando la foto, si domanderà: cosa é accaduto? Risposta: é semplicemente piovuto. Questa é l’acqua che Abbanoa fornisce ai cittadini, profumatamente pagata. Non é potabile, non ci si può cucinare e, come potete ammirare, non vale la pena nemmeno utilizzarla per l’igiene personale. A tutto questo va aggiunto che da mesi le sorgenti cittadine non sono potabili.

Ci hanno raccontato: nell’ordine: non é piovuto e quindi l’acqua non é potabile; l’impresa che pulisce gli impianti ha provveduto ad una pulizia straordinaria e a breve tornerà potabile; contrordine il problema é una falla nella condotta; ari-contrordine, colpa dei cinghiali che a monte cagano e inquinano le sorgenti, recintiamo le aree e presto, un paio di giorni vedrete che….. col cazzo. Ad oggi, Tempio (città dell’acqua – sporca-) vive in queste condizioni. Parè sia stata istituita una commissione comunale apposita intenta in un approfondito studio (scientificamente) delle rotte seguite dai fenicotteri rosa durante la migrazione. C’è il sospetto che migrando in volo radente, bombardino le sorgenti, evacuando i propri escrementi proprio in prossimità di esse. Un bombardamento definito intelligente, non sbagliano un colpo. Per il momento e fino a secolo da destinarsi, dovremo comprare acqua. Nell’anno 2019 di nostra vita, non é azzardato dire che: ci avete rotto i coglioni. Dimettetevi!».

Cordella aggiunge anche la foto esplicativa. Anche se fosse potabile, voi usereste questa acqua?

 

Related Articles