Fabio Furia, noto virtuoso del bandonenon e Alessandro Deiana, altrettanto noto chitarrista classico saranno gli ospiti della serata di “In Itinere” in occasione della Stagione Concertistica 2020. L’organizzazione dell’evento è a cura dell’Accademia Musicale Bernardo De Muro. Lo spettacolo sarà giovedì 6 agosto, in piazza San Pietro alle ore 21.30.
Ouverture a ritmo di tango per l’intensa estate in musica firmata Accademia Musicale Bernardo De Muro: giovedì 6 agosto alle 21.30 riflettori puntati sull’affiatato Duo Furia-Deiana protagonista in piazza San Pietro dove sorge la Cattedrale a Tempio Pausania per un’avvincente notte di note sotto le insegne del Festival In-Itinere – nell’ambito della Stagione Concertistica 2020.
Il fascino e il ritmo sincopato di “un pensiero triste che si balla” con l’ensemble che schiera un virtuoso del bandoneón come il maestro Fabio Furia – artista di fama internazionale, recentemente ospite sul prestigioso palco dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma insieme con la violinista Anna Tifu e reduce dalle ultime date della tournée europea – e un raffinato interprete dello strumento a sei corde quale Alessandro Deiana alla chitarra classica: “El dia que me quieras” è il titolo evocativo del concerto pensato come un viaggio nel Tango dagli Anni Venti fino agli Anni Cinquanta.
iLduo Furia-Deiana danno il via alla stagione concertistica 2020
Inizia nella “città di pietra” la “ripartenza” della Stagione Concertistica 2020 dell’Accademia Musicale Bernardo De Muro: l’associazione fondata dal maestro Fabrizio Ruggero e dedicata al celebre tenore compie dieci anni, contrassegnati da un’intensa attività che spazia dalla didattica all’organizzazione di eventi e festivals con l’obiettivo di diffondere la cultura musicale e in particolare la conoscenza e la passione per il repertorio cameristico-sinfonico e operistico – senza dimenticare il jazz, il tango e il blues – nel Nord dell’Isola (e non solo).
In-Itinere – fin dal titolo – riflette l’idea e la “mission” di un festival “itinerante” che unisce in un’ideale costellazione diverse città della Gallura, un progetto “mirato” sulla specificità dei territori e che si arricchisce ogni anno di nuovi appuntamenti in scenari suggestivi. «L’edizione 2020 sarà necessariamente in forma ridotta – spiega la presidente dell’Accademia Sara Russo – ma abbiamo voluto mantenere vivo lo spirito del festival che ha riacceso l’interesse verso la musica classica e altri generi e stili forse più “popolari”, in una felice alchimia, molto apprezzata, come conferma il pubblico sempre più numeroso che segue le diverse iniziative. La malìa del tango ci è sembrata una bella maniera per ricominciare – di concerto e con il sostegno dell’amministrazione comunale e in particolare del vicesindaco Gianni Addis che ha voluto dare un segnale forte di speranza per il futuro puntando sulla cultura – e in particolare sulla musica».
«L’arte e la cultura sono fondamentali per favorire la rinascita della città e la ripresa, sia pur con prudenza, della vita sociale – sottolinea il vicesindaco di Tempio Pausania Gianni Addis: in questa fase di “ripartenza” dopo la fine del lockdown, con la ripresa graduale delle attività, è importante che ricomincino anche gli eventi culturali. Artisti e associazioni teatrali, coreutiche e musicali – e l’intero mondo dello spettacolo – sono tra le categorie più colpite dagli effetti della pandemia: tra i primi a fermarsi, con la sospensione delle manifestazioni e tra gli ultimi a poter riprendere l’attività, in attesa di un ritorno alla normalità. Tra gli obiettivi di questa amministrazione c’è quello di sostenere –insieme ai differenti comparti economici – anche le associazioni culturali e gli artisti, tra quelli che maggiormente hanno sofferto per gli effetti del lockdown, affinché possano proseguire il loro prezioso lavoro e regalarci bellezza e emozioni. Gli esseri umani non possono fare a meno dell’arte, nelle sue varie forme, quale espressione di creatività e talento, capace di trasfigurare e restituire un senso alla realtà, anche nei momenti più cupi: da sempre l’umanità si contraddistingue per la sete di bellezza, la cultura è il simbolo della civiltà».
“El dia que me quieras” dall’omonima, celeberrima canzone di Carlos Gardel, rievoca il fascino e la sensualità del tango argentino, in una splendida antologia di pezzi capaci di far risaltare il timbro e le dinamiche, differenti e complementari, della chitarra e del bandoneón, strumento simbolo di una musica che incarna una visione della vita e una sensibilità particolare, il fuoco della passione e la feroce nostalgia, tra melodie struggenti e accordi vibranti, quasi a racchiudere la pulsazione stessa della vita.
Lo spirito del tango illumina la Gallura, nella vertiginosa performance del musicista e compositore Fabio Furia, formatosi sulla fisarmonica e poi sul clarinetto, per approdare poi allo strumento iconico del “pensiero triste che si balla” grazie ai grandi maestri argentini – e non solo – primo fra tutti Astor Piazzolla, in duo con il brillante chitarrista Alessandro Deiana.
Tra le melodie suadenti e il ritmo sincopato del Tango, un excursus nel Novecento – da “Nostalgias” di Juan Carlos Cobian a “Un Placer” di Vicente Romeo per un omaggio agli artisti che hanno saputo declinare, ciascuno a suo modo, le molteplici sfaccettature della musica che accompagna il popolare ballo nato per le vie di Buenos Aires, per tradurre in canto le sensazioni e i pensieri e fare della passione poesia. Tra gli altri il grande bandoneonista e compositore Anselmo Aieta e l’interprete dello strumento a mantice, oltre che compositore e direttore d’orchestra Pedro Laurenz, e ancora Juan Carlos Cobian, autori di brani come “Mariposita” e “Los Mareados”, l’incantevole “Palomita Blanca” e l’indimenticabile “Milonga de mis amores”. E poi la stupenda “Milonga del Angél” firmata da Astor Piazzolla e l’emblematica “La Ultima Curda” di Aníbal Troilo, e pure “El Choclo” di Angel Villoldo oltre naturalmente a “El dia que me quieras” di Gardel – proiezione del desiderio, o meglio di un sogno d’amore.
La seduzione del tango in un’interpretazione “cameristica” fortemente evocativa e vibrante di emozioni per dare il la alla versione estiva di In-Itinere – nel rispetto delle norme e delle distanze di sicurezza – per riunire artisti e pubblico nel magico cerchio dell’arte, come in un virtuale abbraccio sotto il cielo della Gallura.
Il Festival In-Itinere a Tempio Pausania – ideato dal pianista e direttore d’orchestra Fabrizio Ruggero è organizzato dall’Accademia Musicale Bernardo De Muro con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Tempio Pausania.
INGRESSO GRATUITO