Gallura: lo spopolamento secondo i dati delle ACLI. Solo nell’ultimo anno 5.000 sardi sono emigrati. Anche la Gallura interessata.

Gallura, 11 aprile 2014-

I dati delle ACLI, Associazione Cristiana Lavoratori Italiani, parlano chiaro. Ben 105.00 sardi vivono all’estero e 1 su 3 vive in Germania (30.000 sardi), la nazione dove da sempre si espatria alla ricerca di occupazione. Anche Francia (25.000) e Belgio (13.000), più in passato che ai giorni nostri, rappresentano ancora una speranza. Il maggior incremento lo ha avuto la Gran Bretagna (circa 7.000 sardi) con addirittura il 40% in più rispetto agli anni scorsi.

Lo spopolamento interessa particolarmente il Medio Campidano, il Sulcis Iglesiente, la Provincia di Nuoro e Oristano.

Anche dalla nostra Gallura si sta emigrando e alcuni paesi hanno avuto cali importanti. Su tutti emerge il dato di Calangianus che ha registrato 32 abitanti in meno nello scorso anno, gente andata via per mancanza di lavoro verso le mete di cui sopra. Sant’Antonio di Gallura e La Maddalena con 31 e 32 abitanti in meno. Poca cosa se pensiamo a Monserrato che ha perduto nell’ultimo anno 215 abitanti, Assemini 229 e Capoterra quasi 100.

I ragazzi laureati, che sanno le lingue, che magari hanno già una proposta di lavoro in tasca, si integrano e si trovano bene. Sempre più giovani sardi partono per disperazione, all’avventura e senza un obiettivo specifico adattandosi a fare lavori umilissimi che forse nell’Isola non avrebbero mai accettato. Chi ha un’istruzione insufficiente  e non conosce la lingua deve arrangiarsi e fare il cameriere, il gelataio o l’addetto delle pulizie. Le mete, Germania su tutte, non sono il Paradiso e le prospettive di lavoro sono anche da quelle parti molto basse.

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