I colori di Tempio, ColorArt rinnova la città.

I colori di Tempio da qualche giorno sono nuovi. Una rinnovata tendenza degli ultimi anni che punta a osservare meglio quello che è un patrimonio architettonico forse mai troppo valorizzato. Si era iniziato col lastricato del corso Matteotti e di via Roma, da quattro anni dipinto coi colori vivaci che danno ancor maggior valore alla nostra pietra. Il progetto piace, anche se sono al solito diversi i sostenitori della tradizione del granito a vista.

Da qualche settimana, il tocco di colore è toccato alle finestre e agli incavi del centro storico. Il progetto è opera di ColorArt e dell’ing. Manuel Marotto, che da qualche anno ci prova a creare opere di pregio senza intaccare nulla dello status quo, agisce sempre e solo con l’estemporaneità di lavori che poi vengono o cancellati dalle piogge o rimossi per la restante parte della stagione.

In collaborazione con un network nazionale, Paratissima, ColorArt ha sviluppato il progetto “Urban Frames”, street art che ridisegna per alcuni mesi la città in cinque palazzi. Cinque artisti locali, per cinque edifici. Le opere che vedete nelle foto, rientrano in una generale opera unica fermo restando il diverso stile che ciascun artista ha potuto usare.

Corn79, Mach505, Antonio Asara, Simone Sanna e Tommaso Pirrigheddu, hanno avuto un edificio a testa sul quale hanno interpretato a loro modo gli spazi a disposizione. Vero è che il concetto di bellezza è personalissimo e varia a seconda dei nostri gusti, ma qualcosa di nuovo è successo. Di sicuro palazzi storici,  prima visti come semplici edifici, qualcuno anche decadente, oggi hanno ripreso vita grazie ai colori che si incastrano alla perfezione nell’architettonica esistente. 

Sono modelli artistici che generano entusiasmo, talvolta polemiche, ma danno risalto a qualcosa che troppe volte i nostri occhi non vedono. A giudicare dall’interesse generale, Tempio a colori è una nuova splendida cartolina della città.

I colori di Tempio, un modo per sentirsi multicolor in una città che deve risorgere

Diverse volte ci siamo intrattenuti a segnalare le crepe a vista del poco decoro urbano ed extraurbano. Tante sono le difficoltà oggettive del momento storico che lascia poco tempo alla bellezza. Tempio a colori è una goccia che valorizza sempre di più, grazie a ColorArt, il nostro patrimonio.

Lo sappiamo tutti che i problemi sono altri e molto più gravi ma sforziamoci di voler più bene alla città, siamone consapevoli che siamo di passaggio e qualche buon esempio lo dobbiamo anche lasciare alle generazioni future.

Le proteste semmai delle cosiddette periferie sono giustificate,  la città non le ritenga altrettanto importanti. Giungono spesso lamentele e segnalazioni di inadempienze e lacune per strade, rifiuti, buche come crateri. L’attenzione per il centro storico da sempre è croce e delizia dei tempiesi. 

Per una volta, abbandoniamo le divergenze, tanto queste opere come quelle degli anni passati, non risolvono gli altri problemi e sono minimali nel bilancio dell’amministrazione.

Non è dare questa nuova veste alla città, ricordiamolo sempre temporanea, che ci fa scordare il resto.

 

Per una volta però, plaudiamo all’impegno degli artisti e a quello di chi ha voluto questo maquillage artistico. Viviamo in multicolor e abbandoniamo il grigiore. Quello della pietra o degli edifici resta, ma al nostro spirito sicuramente aiuta.

Grazie ColorArt.

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