Il cane ammazzato a Santa Teresa, il programma Le Iene sul caso di Giacomo.

Mi avvertono del servizio delle Iene sul cane ammazzato a Sana Teresa. alle 23.15 puntuale va in onda un ottimo servizio giornalistico su una vicenda che ancora non ha chiarito i troppi dubbi e le inquietanti ipotesi.

La ricostruzione è fedele con Rossella, la donna di Tempio che si occupava di Giacomo, che in un mare di lacrime racconta all’inviata la storia e suggerisce le sue ipotesi. Non sussistono i dubbi sull’autore, Daniele Arras, né sulle modalità dell’efferato delitto. Ucciso a colpi di roncola o arma simile, il veterinario che effettua la perizia, ne conta circa 12.

La vicenda, parla di un uomo che ha il suo podere, peraltro risulta non acquistato né concesso in uso, vicino a quello di Rossella. Diversi episodi che Arras imputa al cane di Rossella, come uccisioni di suoi conigli. Sembra assurdo tutto, soprattutto perché Giacomo, oltre che cane buono, è sordo e cieco ad un occhio e si porta addosso ben 17 anni di vita. Come dire un uomo di circa 90 anni. Giacomo è stanco, vecchio, incapace a far del male a chicchessia, quindi anche ad azzannare quell’uomo che presenta una ferita sull’avambraccio. a suo dire, causata da un morso del cane.

Il quadro della vita di Giacomo si presenta come quello di un animale tranquillo, coccolato non solo dalla padrona ma da tutti i teresini che lo chiamano il Pirata, per via del solo occhio funzionante. Un ambiente sereno, con altri animali, gatti, altri cani, un maiale, una pecora, ideale per portare a termine per il vecchio cane quel che resta della sua vita.

Qualcosa non torna. Cosa ha scatenato la furia dell’uomo, vicino di podere di Rossella, tale da infierire in un modo disumano, feroce, vigliacco contro quel povero animale?

Inspiegabile

Giacomo

Rossella è una donna conosciuta a Tempio e anche fuori. Ha una sua attività di erboristeria che è un punto di riferimento per chi voglia saperne di più sull’uso degli elementi della natura. E’ una persona gentile, a modo, ama gli animali e se ne prende cura. Il suo impegno sui cani abbandonati e randagi è risaputo, ha vocazione per loro e cerca per tutti una soluzione. Sulle vicende avute con Arras, cerca di venire incontro prendendosi persino la responsabilità per alcune morti di conigli da parte dei suoi cani. Con quell’uomo pensa che sia meglio venire a patti. Non vuole provocare in lui quei sentimenti di odio che l’uomo sembra mostrare per lei e per quel che fa con gli animali.

La città di Santa Teresa è con Giacomo, vengono intervistate alcuni del luogo e tutti parlano del cane buono e incapace a far del male. Altre interviste criptate nell’audio, dicono che Arras abbia commesso altre strane azioni contro cani in altri luoghi.

La giornalista segue Arras che si reca al suo podere. Lui cerca di scappare ci riesce. La sera, all’uscta dal cancello, la troupe delle Iene è ancora ad aspettare. Arriva lui che è già buio. Scambi di parole tra giornalista e Arras. Lei non gliele manda a dire e lui si chiude dentro il suo furgone. Esce solo per mostrare un foglio col numero del suo avvocato. Non parla, dice che ci sono indagini in corso. Scappa ancora mentre la giornalista urla per farsi sentire. A fine puntata, a servizio chiuso, la giornalista delle Iene dice che Arras abbia dichiarato che forse i cani che lo hanno aggredito erano tre e che forse non si trattava di Giacomo. Assurdo!

Noi stiamo con Giacomo

A prescindere da quel che è successo, la comunità sta con Giacomo e, di conseguenza, contro l’atto di inaudita ferocia senza senso compiuto dall’uomo. Stiamo anche dalla parte di Rossella, perché a tutti è noto il suo impegno per accudire agli animali e non sono certo le immagini che la ritraggono piangente e ancora incredula, a farci indirizzare verso questa scelta.

Ci siamo occupati spesso di episodi di assassini verso gli animali. Ancora sono vivi a Tempio, i tanti canicidi dello scorso anno. Casi che misteriosamente, quando la verità sembrava acclarata, si sono tutti spenti. Noi stiamo con chi ama gli animali e se ne prende cura. Con chi possiede un cane e lo fa membro della famiglia, come è giusto fare. Siamo con la verità che deve sempre venir fuori, costi quel che costi. 

Personalmente non mi sento sereno sapendo che a Santa Teresa, come in qualunque posto del mondo, ci siano persone che possono uccidere un cane o altro animale, e restare impuniti.

Che la legge faccia il suo corso ma soprattutto il suo dovere. Le responsabilità vanno chiarite e chi uccide deve pagare.

Giustizia per Giacomo!

 

 

 

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