Ringraziamento. Un’avventura, spiacevole nella sua parte finale con l’improvviso tracollo psico fisico, che oggi ha visto un parziale epilogo. Ha lasciato stamani l’ospedale, D.F., l’uomo che lunedì 2 dicembre ha voluto manifestare la sua disperata volontà di proseguire nella personale battaglia per riavere suo figlio.
« Non è una protesta dettata sulle basi di una vendetta personale – ci disse – per una diatriba genitoriale come certi giornali potrebbero scrivere. Già successo in passato quasi volessero sviare il vero e unico problema che è il tanto osannato e mai applicato benessere supremo del minore. Ho carte e documentazione tali che, potrei anche sbagliare, ma quel sacro diritto di mio figlio, non è stato applicato».
La sua protesta, come scritto che fonda la sua azione estrema sul benessere del figlio, si era conclusa ieri sera, quando un improvviso malore, dovuto alla mancanza forzata di cibo e acqua, lo costringe a recedere. Arriva il 118, avvisato da un amico che lo aveva visto poco prima in condizioni di sofferenza, che lo porta in ospedale. Dopo qualche ora, D.F. si riprende e stamani lascia l’ospedale, decisamente rinfrancato ma per nulla rinunciatario.
Ringraziamento
« Sto bene ma questo non vuol dire che la mia battaglia la termino con quanto ho fatto. Il mio intento era divulgare le profonde ingiustizie che stanno alla base di quanto mi è capitato fin’ora. Continuerò la mia guerra, senza armi, convinto ancor di più che devo provarle tutte. Il ringraziamento, attraverso te, e il tuo blog, a questa città e ai tanti che in soli due giorni mi hanno chiesto, aiutato, portato sostegno, ogni genere di cibo che ho rifiutato perché la mia astinenza da cibo e acqua era voluta (ascoltate audio – video allegato)».
