Il testo integrale di Abali Basta, nessuna strumentalizzazione politica.

Riportiamo il testo integrale del presidio di occupazione Abali Basta, dopo la pubblicazione sul giornale di un estratto.

Strategia e dimissioni:

L’approssimarsi della data in cui, le uniche dimissioni presentate, quelle del sindaco di Tempio Pausania, diverranno irrevocabili, impone al Movimento Abali Basta alcune considerazioni di carattere politico strategico rispetto ai risultato ottenuti e in merito ai punti di caduta politici per il territorio.

In questi quattro mesi, nonostante accuse più o meno velate, Abali Basta ha agito con grande senso di responsabilità nei confronti di tutte le comunità facenti parte l”Alta Gallura.

Il 21 di novembre 2018 nell’evolversi della vertenza e della strategia, si era riusciti ad unire sotto un unico agire comunità e amministratori locali. Dieci Sindaci su undici, in quella data, si erano dichiarati disponibili a dimettersi per difendere i servizi sanitari di prossimità, in larga parte sottratti al territorio, dalla riforma sanitaria varata dalla Regione Sardegna e dalla giunta Pigliaru. L’unità nell’agire ha prodotto nell’immediatezza alcuni risultati apprezzabili. Il coinvolgimento del Prefetto di Sassari e due incontri con l’Assessore Arru, il quale, in uno di essi, sottoscriveva un documento di intesa, puntualmente disatteso. Già dalla metà di dicembre, erano apparse evidenti le intenzioni dei Sindaci dell’Unione dei Comuni. Tra distinguo, silenzi e assenze, l’unità stava cedendo. Particolare questo che certamente non è sfuggito all’Assessore Arru. Risaputo è che “l’unione fa la forza”, ma chi per personalismo, chi per partitismo elettorale, dei sindaci non è rimasta nemmeno l’ombra; neanche di fronte alle evidenze più palesi sono riusciti ad avere uno scatto di dignità politica e amministrativa.

 Il loro sottrarsi al confronto, proprio nel momento in cui era necessaria una solida fermezza, ha di fatto reso fallimentare la strategia. Eppure la strategia era molto semplice, se solo avessero avuto la capacità e la sensibilità di saper guardare oltre il proprio portoncino comunale. Al disattendere dei punti concordati, si sarebbero dovuti dimettere in blocco, questa posizione avrebbe dato vigore e pressione alle richieste e molto probabilmente, l’Alta Gallura , avrebbe riavuto in toto o in parte quanto le è stato sottratto. Se cosi non fosse stato, prima dello scadere dei venti giorni necessari, affinché le intenzioni di dimissioni divenissero ufficiali e irrevocabili, avremmo tracciato un bilancio insieme a loro e, responsabilmente, sui risultati di questa strategia, avremmo detto: “ Facciamo il punto su cosa si è ottenuto e cosa non si è ottenuto. Abali Basta ha fatto il massimo, voi, con le vostre dimissioni avete fatto il massimo. Affrontiamo uniti i prossimi passi, riprendete ad amministrare le nostre comunità nel ruolo che vi spetta”

Niente di tutto questo è stato possibile.

Il 25 gennaio 2019 si è dimesso il solo Sindaco di Tempio Pausania, era chiaro che: Tempio Pausania totalmente isolata dagli altri amministratori, non potesse generare la necessaria pressione all’ottenimento di un positivo risultato. Ancora una volta la politica dell’orto, ha prevalso sulle necessità impellenti delle comunità.

 Alla luce di queste valutazioni oggettive, pur apprezzando l’agire del sindaco di Tempio Pausania, riteniamo conclusa questa fase strategica e pertanto chiediamo al Sindaco di Tempio Pausania, di rivalutare con serenità e senso di responsabilità le sue intenzioni di dimissioni, ritenendole noi a questo punto, ai fini della vertenza del tutto inutili.

La consapevolezza con la quale abbiamo elaborato, contribuito e partecipato a questa strategia, il peso della responsabilità che dobbiamo alla comunità tempiese e alla Gallura tutta, prevale in noi prepotentemente, di fronte alla amara realtà e all’atteggiamento pilatesco di dieci sindaci del territorio Alta Gallura che riteniamo impietosamente responsabili di quanto avvenuto e di quanto di grave e irreparabile potrebbe accadere anche ad uno solo dei cittadini galluresi.

Il movimento Abali Basta, non demorderà, non cederà il passo alla distruzione del Paolo Dettori, altre iniziative sono già in essere, altre ne verranno.

                                                                                                                                                            Abali Basta

Tempio Pausania 9 febbraio 2019

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