Ipotesi di zona grigia Covid al Dettori.

L’ipotesi che al Paolo Dettori si insedi una zona grigia nei locali che ospitano il reparto di Ostetricia e Ginecologia, rappresenta una specie di novità per la sanità del Dettori. La voce, insistente da qualche giorno, è assolutamente plausibile e vera. Abbiamo cercato di saperne di più e di scoprire se esistano, secondo quelle che sono le voci mediche del Dettori, delle alternative a questa ipotesi.

Il sindaco nel reparto di Ginecologia e Ostetricia a colloquio con alcuni sanitari il 12 giugno scorso (archivio).

Secondo direttive aziendali, che rispondono a quelle ministeriali, è presa in considerazione anche una eventuale “zona grigia” Covid 19 nel nostro ospedale. In questi giorni, parecchie persone si dicono turbate da quanto si vocifera, ossia che questa sezione dell’ospedale vada a ricadere nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, al terzo piano del Dettori.

« Una recente visita – ci dicono i sanitari –  ha proposto che vengano scelti dei locali idonei per una eventuale “zona grigia” per pazienti Covid 19, ossia una sezione ospedaliera provvisoria che sia tra i due estremi della malattia. La direttiva ministeriale, che le aziende devono applicare, lo impone. Chiaro che, allo stato attuale,  è meglio evitare  che questa scelta vada a cadere su un reparto che potrebbe anche a breve riaprire il punto nascita. Infatti, è stato proposto il quinto piano dove al momento, temporaneamente, è  trasferita la Ginecologia. La soluzione, a noi gradita, è infatti in discussione con questa alternativa. Tra l’altro, c’è anche l’opposizione del primario della Ginecologia, il dottor Rubattu»

Abbiamo interpellato, al riguardo Andrea Biancareddu, rappresentante del territorio in Regione in qualità di assessore.

«Nessuna ipotesi dell’Ostetricia e Ginecologia come zona grigia per pazienti Covid».

« Ho immediatamente chiamato in regione e anche loro convengono con me della inopportunità di questa proposta dei locali della Ostetricia e Ginecologia. Lei sa bene che questa battaglia la stiamo portando avanti anche perché la deroga per il punto nascita, la possiamo ottenere. So bene che sarà una battaglia ancora dura ma l’ipotesi per quanto attiene alla soluzione “zona grigia” in Ostetricia e Ginecologia, non si attiverà. Sono in corso delle comunicazioni tra addetti dell’assessorato e Assl. Nell’ipotesi che arrivino pazienti Covid al nostro ospedale, abbiamo già dimostrato come esistano  soluzioni al pronto Soccorso che ha almeno due letti di isolamento a disposizione. Nel caso ne servissero altri, al quinto piano c’è un intero reparto vuoto. Non essendo Centro Covid 19, il ricovero di questi eventuali pazienti, sarà temporaneo, in attesa di trasferimento a centri predisposti a questo ruolo».

Posto che quanto asserisce Biancareddu abbia già smosso la questione, anche in considerazione di quanto successo di recente a La Maddalena, appare chiaro che sulla deroga si dovrà soffiare con forza. Quanto accaduto in questi quasi due anni, è stato un danno enorme per le donne del territorio. La chiusura del blocco parto, lede mortalmente una situazione sanitaria sin troppo precaria.

Auguriamoci che la morte di una innocente  possa essere servita a raddrizzare questo difficilissimo momento per tutte le donne di Tempio, de territorio e di La Maddalena. Riaprite i punti nascita.

Per quanto riguarda la odierna situazione al Paolo Dettori, ci fanno sapere che è tutto sotto controllo. I sanitari vogliono assicurare alla popolazione che niente viene lasciato al caso. Nel frattempo, oggi è arrivata una parte del materiale di DPI e altri presidi per la sicurezza del personale sanitario dell’ospedale. Non si segnalano casi positivi né tanto meno sospetti.

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