La Chirurgia del Dettori attende il nuovo primario.

La Chirurgia del Paolo Dettori, dopo anni di attesa, sembra proprio che avrà un nuovo primario. La notizia, attende solo l’ufficialità anche se preoccupa, ma non è una novità, la lungaggine che sovraintende ogni volta alle questioni sanitarie. La Burocrazia, infine,  aggiunge quel certo masochismo che agisce come sedativo per la popolazione. Si attende sempre qualcosa anche quando le decisioni sembrano ormai prese e il risultato appare scontato. 

La Chirurgia del Dettori perciò aspetta questo nuovo medico per ripartire. Come noto, il reparto si occuperà di interventi di  bassa e media complessità. Inutile rimpiangere quel che era la chirurgia anni fa. I tempi sono cambiati e la mannaia delle riduzioni e chiusure di servizi ha prevalso sulle necessità di un territorio vasto come quello dell’alta Gallura. La chirurgia complessa resterà riservata a Olbia ma il ruolo che si prefigura per Tempio non è di poca importanza, anzi. La maggior parte degli interventi, infatti, è proprio numericamente riservata alla bassa e media complessità e al Dettori pare proprio che sarà quello il destino. Non male, tutt’altro.

La Chirurgia del Dettori riparte ma tutto il resto è da risolvere

Restano insolute, al momento,  tutte le altre operazioni di ripristino e potenziamento. Dal Centro Trasfusionale, chiuso oramai da settembre, ai due posti O.B.I. (Osservazione Breve Intensiva), fondamentali per le emergenze in P.S. e non solo. La Cardiologia è impensabile che non abbia sufficiente organico con un solo medico e la presenza due volte la settimana di aiuti provenienti da Olbia. L’Anestesia ha cinque unità  con solo due medici presenti e, in considerazione della ripresa della Chirurgia, certo non potrà dare garanzie .

Criticità è la parola che caratterizza il Dettori. La Pediatria, è oramai chiusa ai ricoveri perché due soli medici non bastano e la stessa Fisiatria, con un organico ridotto per vari motivi, ha difficoltà ad operare nei trattamenti riabilitativi. Il Pronto Soccorso necessita di almeno tre medici e la Dialisi vede in organico tre soli medici che coprono anche turnazioni a La Maddalena. Stesso discorso di carenza di organico per l’Otorino che, è bene ricordarlo, è unico in tutta l’Assl Olbia.

La Chirurgia dunque ripartirà, almeno lo speriamo in tempi brevi, ma restano tutte le altre situazioni insolute e gravemente compromesse se non si provvederà in tempi ragionevoli. Al Paolo Dettori, nelle scorse settimane, è arrivato un nuovo medico per il reparto  ma ciò che si attende è la nomina del nuovo primario. Per dare slancio, nuova organizzazione  e operatività al servizio ma soprattutto perché c’è bisogno oggettivo di fiducia per la popolazione. L’amarezza di questi anni, le paure e le angosce della gente costretta ad andare fuori Tempio, hanno creato un baratro profondo tra bisogno e servizi. Persi i riferimenti sanitari, la certezza e la garanzia di una cura, resta ben poco dei diritti umiliati e calpestati di questi ultimi 20 anni.

Occorrono serenità e fiducia, è tempo che il popolo si riprenda tutto ciò che gli è stato sottratto.

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