La fuga del Qatar dall’isola.

Via da Air Italy, a breve anche dal Mater Olbia e si parla anche degli alberghi della Costa Smeralda.

E’ in atto una vera e propria fuga del Qatar dalla Sardegna. Dopo Air Italy, la compagnia aerea di cui aveva il 49% delle quote, la dismissione sarà presto seguita anche da altri investimenti importanti, tra cui la presunta eccellenza del Mater Olbia. Ma vi è di più, si parla anche degli alberghi della Costa Smeralda, già più attinenti al ricchissimo paese arabo che nella sua diversificazione ha avuto, evidentemente, diversi intoppi.

Ne scrive Sardinia Post, la testata on line, ricordando il principio di questa vicenda legata al Qatar e alle sue avventure finanziarie nella nostra terra. Era il 2012, quando la famiglia reale del Qatar, patrimonio stimato in 600 miliardi di euro, comincia a fare shopping in Sardegna. 

foto archivio google immagini – Milano Today

Gli al-Thani, quando sul trono siede ancora papà Hamad bin Khalifa, comprano la Costa Smeralda, ad aprile. Poi, nel giro di cinque anni, sempre in Gallura, centrano la tripletta e acquisiscono l’ospedale privato San Raffaele e il 49 per cento delle azioni Meridiana, cambiando nome all’uno e all’altra che diventano rispettivamente Mater Olbia e Air Italy.

Lo scrivevamo quali fossero le reali intenzioni del Qatar ma, affumicati dal fumo dei petrodollari, venivamo accusati da qualcuno di essere in torto. Eccovi serviti. Il Qatar se ne va da Air Italy, a breve lascerà il Mater Olbia e si parla anche degli alberghi in Costa.

Una fuga motivata anche da altre questioni

« La verità – sostiene Alessandro Marini, proprietario  di 60 ettari di terreno dove è stato edificato il Mater Olbia – è che il Qatar se ne va perché alcuni dei delegati loro in Sardegna hanno fatto i furbacchioni. La connivenza di tali delegati con la classe politica, nazionale e regionale, è stata devastante per lo stato arabo. In qualche modo, la questione Mater ha indotto a scappare anche da Air Italy, e si parla anche degli alberghi del consorzio Costa Smeralda».

«Già dal principio, – scrive Marini a Galluranews – la vicenda legata ai terreni di mia proprietà, era scandalosa. Ho vissuto 5 anni  di vero martirio, perseguitato, braccato come un delinquente. Sono tre anni che so di questa fuga. Non è possibile, a parer mio, che il Qatar potesse continuare a restare in Sardegna».

«Altro scandalo è quello della stampa regionale. Quando si è trattato di “dare all’untore”, tutti pronti e proni. Oggi, che la situazione fa emergere la verità dei fatti, nessuno si spreca a scrivere nulla. Nemmeno ora, che appaiono articoli che millantano eccellenza che non c’è, si fermano».

«Sappia – conclude Marini – che io lo misi nero su bianco negli atti in procura che questo sarebbe avvenuto ma tutti a fare orecchie da mercante. Il sottoscritto, doveva essere ingabbiato ma non gli è andata bene e voglio avere piena giustizia. E anche che i responsabili siano trovati e condannati. Chiudo annunciandole anche che la famigerata Qatar Foundation non esiste più e non di recente, ma da anni».

Tutto in vendita?

Appare probabile, come cita Sardina Post, che alla luce della fuga da Air Italy, anche gli altri investimenti nell’isola saranno messi in vendita. Da tempo è in corso la trattativa per il Mater con una società estera, ma  è concreta la possibilità che gli al-Thani siano al lavoro per ri-vendere anche la Costa Smeralda. Il pacchetto comprende quattro alberghi super lusso (Cervo, Cala di Volpe, Ramazzino e Pitrizza), il porto turistico più 2.300 ettari fronte mare che ricadono in gran parte nel territorio di Arzachena, più un pezzo nel Comune di Olbia. 

Hotel Romazzino

Il manager ha detto a chiare lettere che il Qatar “non ha più interesse nell’investire in Air Italy e in nessun altro progetto che riguardi il trasporto aereo in Italia”.

Che il Qatar intenda fare cassa in Costa Smeralda, è un dato di fatto. Il piano di investimenti, se saranno confermate tutte le cessioni, è andato a farsi benedire e questo è alla base della fuga in atto. Complicanze giudiziarie a parte sulla vicenda Mater!

Non scriveremo mai, “ve lo avevamo detto”, perché ci appartiene la ragione e il senso di rispetto per la verità. Quanto in nostro possesso, evidentemente, erano prove e non opinioni.

E qualche saccente giornalista che tace, oggi come ieri, dovrebbe porsi qualche domanda. 

 

 

 

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