La manipolazione e i suoi 4 volti, di Rita Brundu (1^).

La manipolazione per ignoranza

La manipolazione e i suoi  4 volti è il titolo di una serie di articoli che spiegano le variabili della manipolazione. Rita Brundu, collaboratrice del blog, esperta di comunicazione, descrive con estrema sapienza questa forma subdola di condizionamento della nostra vita. La subiamo spesso e altrettanto spesso non ci accorgiamo nemmeno di subirne le conseguenze. L’argomento, assolutamente contestualizzato ai giorni nostri per via del bombardamento mediatico sulla epidemia, risulta importante per capire le diverse sfumature della manipolazione. Rita, nella sua “diagnosi”, ne sviscera ogni dettaglio e segreto.

La manipolazione e i suoi 4 volti sarà argomentata in 4 diversi articoli di cui, il seguente, è solo il primo ed illustra quella che si chiama manipolazione per ignoranza. Seguite questo argomento perché + di estrema attualità.

Abbiamo già constatato come il termine “manipolazione” possa avere diverse forme e, quindi, come possiamo avere la possibilità d’intenderlo anche con un significato differente, a seconda delle varianti. Perciò, scordatevi l’unica accezione negativa a cui, probabilmente, avete pensato finora…ovvero quella perversa. Ne esistono anche altre, delle quali non ci rendiamo conto ma che fanno parte della nostra vita quotidiana.

La manipolazione e i suoi 4 volti: 1) La manipolazione per ignoranza

Una delle più comuni è quella per “ignoranza” effettuata da persone essenzialmente non malvagie e che ne fanno uso senza saperlo. Semplicemente si sentono insicure, incapaci di fare le loro richieste in modo diretto e chiaro, e spesso hanno difficoltà nell’esprimersi. Aggirano la realtà per ottenere qualcosa dagli altri senza chiederlo, evitando il dialogo perchè ne hanno paura. E’ difficile, se non impossibile, capire i loro messaggi in modo adeguato e dobbiamo cercare d’indovinarli. Ma, se non ottengono ciò che vogliono, ci manipolano con ricatti emotivi, usando sotterfugi, facendo le vittime, tenendo il broncio, usando l’autoritarismo…”Dovresti capire cosa c’è che non va!”, “ E’ cosi, non c’è niente da discutere”, “ Per colpa tua ho pianto tutta la notte”, “ Se non fai ciò che ti dico…mi uccido!!”.

 Questo modo di comunicare è, spesso, ereditato da genitori che hanno l’abitudine di non trasmettere in modo esplicito le loro richieste ai figli. Allora li minacciano, li colpevolizzano, ricattano: “Se non finisci i compiti, niente gelato!”, “ I tuoi brutti voti mi hanno fatto piangere tutta la notte”, “ Se non studi, andrai subito a lavorare!”. Ovviamente, gli esempi possono essere tantissimi…il problema è che i figli ereditano questo modo di comunicare e, in seguito, saranno degli adulti che ripeteranno lo stesso schema.

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