“L’eredità di Sandro”, studenti, amici, la città tributa un commosso cordoglio al docente scomparso.

L’eredità di Sandro. Nelle parole  di Don Antonio Addis, la sintesi del pensiero comune a tanti amici e studenti che hanno affollato la chiesa al funerale di Sandro Vasino, 58 anni, docente deceduto ieri 11 aprile.

E’ stata commozione e partecipazione, emozione che si è stretta attorno alla moglie, la figlia, la madre e il fratello e a tutti i familiari del “prof” che tutti amavano. Sandro aveva un dono, era il suo profondo rispetto per gli altri, la sua indole di persona serena e gioiosa, sempre pronto a sdrammatizzare ed a cogliere della vita il suo piacevole scorrere.

Sui social

Paola Scano: ” il garbo, la serenità, la gentilezza, il sorriso, la generosità facevano parte del suo essere persona. Abbiamo fatto insieme almeno un decennio di percorso scolastico e mai, dico mai, uno screzio, una divergenza, una parola di dissenso nei confronti di nessuno.

Nicola Comerci: “Rare volte ho incontrato un uomo del suo valore e della sua umanità. Un collega serio e preparato, un amico che mi mancherà”.

I commenti dei suoi studenti, oggi tutti presenti alle esequie, aggiungono quel tocco di gioventù che contestualizzano Sandro come un uomo vicino ai loro ideali, capace di condividerne dubbi e conflitti generazionali. Dar loro fiducia e speranza, armi silenziose che lui ha sempre avuto nella sua vita.

L’eredità

Molti lo ricordano come uomo di sport, ma Sandro è stato anche amico esemplare, pronto a darti mezzo fegato se fosse servito ad aiutarti. Era la persona che c’era se ne avevi bisogno, pronto a risolverti piccoli o grandi problemi che erano di sua competenza. L’uomo che c’era ma che sembrava non ci fosse.

” Il dono della vita, e della morte, così preziosa la prima e così misteriosa la seconda. Il dono dell’amore di un marito e padre per la moglie e i suoi figli, della moglie e dei  figli per il marito ed il padre, quello degli amici per gli amici, Principi cardine nella vita di Sandro, così propenso a offrire e donare.”

Don Antonio traccia il profilo di un uomo che mancherà tanto, forse perché appariva poco, non incline a platee e palcoscenici, e proprio per questo ancor più prezioso. Il dono della semplicità e dell’umiltà che appartengono ai grandi uomini. Tanti ne conosco e tanti ne ho conosciuto. Mancano quando non ci sono più proprio perché negli anni impari ad amare chi queste basi, solide e mai franose, le possiede. 

Addio Sandro

Non è tempo ora di lacrime, quelle ci sono e ci saranno ancora. Sono la nostra riserva idrica quando sfoglieremo le pagine della nostra storia. Quando nel ricordo delle tante vicende comuni con lui, Sandro, sarà sempre col sorriso stampato, l’aria disincantata e la sua vocina delicata e mai fuori tema.

Un giorno, mentre si parlava dei danni dei topi quando ti entrano in casa, mi colpì dritto allo stomaco dicendomi:

” Ma no, sono così teneri e buffi i topolini di campagna!”. Anche quegli animali che tutti respingiamo, per lui erano da amare.

Anche quella fu una lezione, il dono non a tutti concesso, di essere sempre disponibili all’amore per tutti, uomini e  animali. Non c’è differenza.

Addio Sandro.

 

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