«L’INPS non accetta la disdetta del sussidio», situazione inverosimile anche per un altro cittadino.

« Dall’INPS mi fanno sapere che la eventuale disdetta del loro contributo, non la possono accogliere».

Scrive così un altro cittadino tempiese alle prese con la situazione inverosimile, comune oramai a tanti altri. Non ricevono quel contributo da 600€ e di conseguenza non possono accedere a quello della regione sarda. Come noto, i due sussidi non si possono cumulare e delle 800€ della regione si ha diritto solo alla differenza con il contributo statale, ossia 200€.

«Buon giorno Antonio – mi scrive oggi un cittadino -. Sono uno dei tanti che ha fatto la domanda per il sussidio covid del governo e per quello della regione. Ancora non ho ricevuto né uno né l’altro. Ho seguito il tuo consiglio e ho mandato una Pec all’inps, comunicando che volevo disdire la domanda per il contributo. Mi hanno risposto che la domanda non può essere disdetta e che bisogna aspettare l’esito ,favorevole o meno. A tutt’ora, la mia pratica è  in attesa di esito. In comune ho chiamato stamattina e mi dicono che devo aspettare l’esito dell’INPS per vedermi erogata quella regionale. Avendo finito la disoccupazione a dicembre, cosa devo ancora fare per ricevere questo benedetto contributo?».

INPS temporeggia adducendo problemi sulle domande

La lettera fa il paio con quella della signora che si trova nella medesima situazione. Ricorderete la sua storia alla quale si aggiunge questa di oggi e quelle di tantissimi che hanno commentato sui social il medesimo assurdo stallo.

La signora oggi mi chiama per un aggiornamento. Ecco quanto mi ha detto:

« Sono riuscita a parlare col vice sindaco stamattina.  Mi è stato detto di attendere 48 ore. Se l’INPS non riesce ad erogare questi benedetti 600€, allora dobbiamo inoltrare un’altra mail sempre a loro. Un’altra mail, stavolta ufficiale, nella quale dichiaro, “per l’ennesima volta”, al contributo statale COVID. Ma le sembra normale tutta questa lentezza che non tiene conto che non abbiamo soldi per tirare avanti? Non posso fare una autocertificazione per dichiarare che quei soldi dell’INPS non li ho mai ricevuti, serve solo una rinuncia ufficiale che il patronato deve prendere in carico. A me quanto dice l’INPS pare davvero una scusa assurda, fatta da persone che pensano che siamo carne da macello. 

Così tra domande sospese, altre bloccate, altre ancora di cui non si conosce l’esito, passano quasi due mesi. Cassa integrazione bloccata per tantissimi lavoratori, con la regione Sardegna che oggi dichiara che è stata richiesta quando lo doveva essere da tempo.

Un po’ come il gatto col topolino. Lo fa correre, nascondere, sino allo sfinimento per poi mangiarselo. Una vergogna tutta italiana e, perché no, anche coadiuvata da una regione di inetti che non sanno nemmeno far valere la fortuna di essere una regione tra le meno colpite, con gli abitanti di Milano sparsi in 1.500.000 di Km quadrati.

Conte dice che basterà un click per gli altri 600€ del prossimo mese…e va bene, ma per i primi mai ricevuti?

 

 

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