«Maddalenini e Carlofortini, figli di un dio minore».

Due interrogazioni dell'on. Carla Cuccu (5Stelle) sulla situazione sanitaria dei due centri sardi, isole nell'isola.

I maddalenini e i carlofortini, accomunati dallo stesso destino geografico, insulare dentro un’isola che paga la pessima scelta di emarginare i propri presidi sanitari, la sola garanzia di assistenza immediata. Carla Cuccu, consigliere regionale dei 5 Stelle e membro della commissione salute dell’amministrazione regionale, presenta due distinte interrogazioni, entrambe riferite all’attuale situazione dei due centri sardi.

Carla Cuccu «Maddalenini e Carlofortini, figli di un dio minore»

Carla Cuccu

Continuano le attività della consigliera regionale del M5S, Carla Cuccu, che ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore all’Igiene e Sanità, Mario Nieddu, riguardo la situazione in cui versa l’Ospedale Paolo Merlo di La Maddalena, ulteriormente aggravata in periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19. 

«Nonostante siano trascorsi oltre sette mesi dalla prima denuncia, l’ospedale continua ad offrire un servizio sanitario in stato di evidente e progressiva diminuzione, come potuto constatare anche dalla sesta Commissione durante il sopralluogo effettuato lo scorso 8 ottobre 2019», spiega la consigliera 5 stelle Carla Cuccu.

«In questo periodo di emergenza, in cui stiamo combattendo contro il Coronavirus, la situazione si è ulteriormente aggravata a causa dei pesanti tagli effettuati che hanno ancora una volta sacrificato diversi stabilimenti ospedalieri anziché potenziarli. Inoltre – aggiunge la Cuccu – nell’isola de La Maddalena non è presente un’ambulanza medicalizzata, la gestione AREUS significa prevalentemente elisoccorso e sono presenti soltanto due anestesisti costretti a turnare tra loro h24».

Maddalenini: «Situazione ai limiti per il Paolo Merlo»

«Il Sindaco di La Maddalena ha più volte denunciato una situazione ormai evidentemente al limite – continua la Cuccu – ed è impensabile che non si possa sapere se il “pronto soccorso” possa intervenire, ed in che modo, in caso di patologie tempo-dipendenti come infarto, ictus o arresto cardiorespiratorio. La condizione di insularità non deve penalizzare il diritto alla salute dei maddalenini»

«I maddalenini – conclude la Cuccu – hanno diritto di sapere se si prevede di continuare a garantire a La Maddalena il Pronto Soccorso, tenendo conto delle patologie tempo-dipendenti, in che modo il governo regionale ha intenzione di informare tempestivamente gli amministratori locali sulle notizie riguardanti il loro territorio e soprattutto quali protocolli siano stati adottati o previsti per eventuali trasferimenti di persone in caso di sospetto Covid-19, al fine di garantire efficacia, appropriatezza ed efficienza».

Carloforte «Le carenze del sistema sanitario»

«Oltre alle preoccupazioni del Sindaco di La Maddalena – che ho già segnalato in un’altra interrogazione -, che più volte ha dichiarato di non essere a conoscenza di quale sia il circuito studiato per un’eventuale emergenza legata al Covid-19, ugualmente preoccupato è il Sindaco di Carloforte, il quale ha denunciato le carenze del sistema sanitario, ad iniziare dall’insufficiente ed irrisoria fornitura di dispositivi di protezione individuale dall’epidemia in corso».

Carloforte – foto www.comunecarloforte.gov.it

«Considerando che il comune di Carloforte non ha un ospedale, ma solo la guardia medica con cinque ambulanze non attrezzate per l’emergenza e gestite dai volontari della Croce azzurra, aggiungendo il fatto che nei giorni scorsi si sono registrati due casi sospetti Covid-19, per i quali non è stata inviata la prevista ambulanza medicalizzata contrariamente a quanto avviene secondo il protocollo d’intervento nel resto della Regione, ora più che mai le carenze del sistema sanitario nell’isola di San Pietro non sono più tollerabili. La condizione di insularità non deve penalizzare il diritto alla salute dei carlofortini».

«I carlofortini – conclude la Cuccu –  hanno diritto di sapere quali sono i protocolli adottati o previsti per trasferimenti di persone in caso di positività al Coronavirus, quando il Governo regionale intenda dare corso, senza ulteriore indugio, alle azioni previste per le isole minori dal Documento 16 di “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna” e quanto tempo dovranno ancora aspettare per vedersi garantire una adeguata fornitura dei materiali sanitari necessari utili a tutelare la sicurezza e l’incolumità degli operatori e dei cittadini».

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