Matteo, 76enne, ritrovato dopo 8 ore di ricerche.

Si era allontanato nel primo pomeriggio dalla casa di riposo di Bortigiadas. E' stato ritrovato dalle squadre dei VV.FF. di Tempio coadiuvate da numerosi volontari del paese.

Una bella disavventura quella di Matteo Cillano, 76enne originario di Sant’Antonio di Gallura, ospite della casa di riposo La Mimosa di Bortigiadas. Erano circa le 15.30 quando l’anziano, affetto da Alzheimer, si allontana dalla casa di riposo, sfuggendo al controllo delle cooperatrici della struttura. Lo stato di incoscienza e di assoluta confusione, lo conducono all’uscita dal paese. L’ultimo avvistamento è delle 15.30 circa. Da quel momento, nessuna traccia.

Il suo vagare lo conduce lungo la discesa della strada che porta verso la ferrovia sottostante al borgo. Le sue ricerche iniziano da subito dopo che i VV.FF. del comando di Tempio vengono allertati. Vane per tutta la sera le perlustrazioni delle campagne attorno al borgo gallurese. La sera avanza e le temperature sono fredde, attorno ai 6°C. Si teme la notte e l’addiaccio che potrebbe arrecare conseguenze al povero anziano. Intervengono numerosi volontari del paese e si organizzano le squadre di ricerca. Si allertano anche le unità cinofile che però devono giungere da Lanusei. Ci vuole tempo ed è proprio questo che manca. Occorre ritrovare Matteo al più presto.

Matteo, vestito  con pantaloni e camicia pesante. è privo di indumenti atti a prevenirne l’infreddolimento. Quando si allontana dalla casa di riposo è addirittura in pantofole.

Bisogna far presto. Le squadre, dirette dalla UCL (Unità di Comando Locale) allocata alla periferia del paese, sono 5, formate ciascuna da 4 volontari più un Vigile del Fuoco. Hanno GPS e radio per comunicare con l’Unità base. Alle 22.00 circa le squadre si dirigono secondo una strategia di perlustrazione coordinata e mirata alle zone in cui l’anziano può essersi diretto. Si scende a valle, sui sentieri che portano alla ferrovia. La mattina, qualora gli esiti della ricerca non vadano a buon fine, sono attesi i cani che devono però arrivare da Lanusei.

Matteo è sano e salvo, viene ritrovato alle 23.25 circa

Il tempo passa e il freddo aumenta. Le squadre non danno segnali di ritrovamento sino alle 23.25 circa. Giunge via radio la comunicazione che l’anziano ospite della casa di riposo è stato trovato in una bicocca di campagna sotto una protezione di legna. nelle campagne sono numerosi questi piccoli rifugi che stanno accanto alle casupole che nella zona sono diversi. Il segnale del ritrovamento viene dato e in paese, dove nel frattempo sono tanti quelli accorsi accanto alla postazione dei VVFF, si tira un grosso sospiro di sollievo. Matteo è sano e salvo, appare solo smarrito, affamato e intirizzito. La sua divisa, pantaloni e camicia grossa, stride con le temperature della notte. Ha ancora le sue pantofole anche se ha smarrito una calza.

Emiliano Deiana

Si avverte il 118 che arriva appena Matteo fa il suo rientro sopra il cassone di un SUV, dove lo hanno adagiato e ricoperto dal freddo. Al suo arrivo viene salutato da un applauso liberatorio della piccola folla riunitasi in febbrile attesa. Si sorride, finalmente. Ci si ringrazia l’un l’altro, la paura di non ritrovare il povero anziano era tanta. Ancor di più, gravava la possibilità che una notte intera al freddo per Matteo, potesse essere fatale.

Tra i ricercatori anche il sindaco Emiliano Deiana, che faceva parte proprio della squadra che ha trovato l’anziano.

Matteo viene caricato sull’autoambulanza, direzione Tempio, ospedale Paolo Dettori. Quando arriva al Dettori, sono circa le 0.50 del 9 novembre. Le condizioni sono buone, nessuna spiacevole conseguenza della probabile caduta subita (i panni erano sporchi e infangati).

Una disavventura finita bene, con la soddisfazione anche delle cooperatrici della casa di riposo che senza nemmeno accorgersi dell’allontanamento, avevano dato immediato allarme della scomparsa di Matteo.

Ancora una volta l’instancabile operatività degli straordinari Vigili del Fuoco di Tempio, la grande umanità e professionalità e il grande sostegno dei tanti volontari che ieri hanno trepidato per la sorte di Matteo Cillano. 

Related Articles