Medicina riparte. ORL, per ora non ripartono ricoveri ed interventi.

La Medicina del Dettori riparte dopo il recente focolaio di positivi tra pazienti e pesonale sanitario registrato nei giorni scorsi. Cessato allarme dunque e ripresa del settore chiave del Paolo Dettori. La Direzione Assl Olbia ha avviato le procedure per riprendere la regolare attività dell’Otorino nel più breve tempo possibile.

Da questo pomeriggio riprende l’attività di ricovero del reparto di Medicina dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania.

L’avvio dell’attività dei ricoveri, che è ripresa dal primo pomeriggio di oggi in seguito alla conclusione delle operazioni di sanificazione e biodecontaminazione dei locali , sarà graduale e organizzata compatibilmente con il personale in servizio.

L’attività dei ricoveri esterni del reparto al quinto piano del “Dettori” era stata sospesa il 9 gennaio in seguito all’isolamento di un focolaio di positività al Covid che ha interessato sia pazienti che personale.

Dal 15 gennaio la Direzione medica di presidio aveva predisposto anche la sospensione provvisoria dei ricoveri in Otorino al fine di porre in essere una serie di misure organizzative volte a risolvere le criticità legate al focolaio, sia da un punto di vista gestionale degli spazi che di reclutamento di altro personale infermieristico per sopperire alla carenza di operatori presso la Medicina, causata dal focolaio.

Medicina riparte ma in ORL persiste il blocco dei ricoveri e degli interventi. Perché? 

Se per la Medicina da oggi riprende la consueta operatività, lo stesso non possiamo affermare per l’ORL, ricordiamo unica struttura complessa presente tra i tre ospedali galluresi. In serata la direzione dell’azienda fa sapere  che al momento non riaprono la possibilità di ricoverare in otorino. Il sacrificio, stavolta, toccherà al personale infermieristico che vogliono spostare proprio in Medicina.  La “razzia” è iniziata e già sono decisi alcuni turni per i prossimi giorni del personale dell’otorino e della ormai ex Chirurgia.

La gravità del “fermo” dell’ORL consiste in decisioni anche gravi di spostamento verso altre sedi (Sassari, Nuoro) di pazienti trattabili e operabili al Dettori. In se un fatto normale se non fossero alcuni di questi pazienti non propriotrasportabili. Si da il cas, infatti, che tra essi figurino anche dei casi per i quali lo spostamento non è la scelta migliore. La delibera giunta al Dettori, però, parla chiaro. A Tempio, in ORL non deve restare nessun malato.

Definire “criminosa” questa scelta è usare un eufemistico pensiero. E’ molto peggio che criminoso, è un atto irresponsabile nel quale in gioco ci sta la vita delle persone. L’indiscrezione, scappata ad un familiare di paziente, sta suscitando l’amarezza degli operartori che hanno, come si suol dire, le mani legate e la paura di far trapelare la minima insofferenza. E’ sempre il solito gioco del ricatto che l’azienda impone ai suoi dipendenti. Sei discepolo e stai zitto e vedrai che farai anche carriera. Se parli, sei fuori. E poi c’è ancora qualcuno che alza la voce se parlo di dittatura! 

E volete fare manifestazioni di piazza? Ora come ora occorrono azioni drastiche e perentorie, sia da parte della popolazione che delle istituzioni e dei medici stessi. Tanto da tutta questa merda, non si esce con la diplomazia e i convegni

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