Monte Pino, condanna in 1° grado per progettista e collaudatore per la tragedia del 18/11/2013.

Furono tre le persone di Tempio decedute dentro la voragine.

Monte Pino. Il crollo del ponte costa la vita a tre persone di Tempio che viaggiavano dentro la stessa auto finita nella voragine. Una donna si  salva miracolosamente.

Veronica Gelsomino racconta la sua storia a galluranews.  a due anni di distanza dall’accaduto. Era il 26 novembre del 2015.

fonte Unionesarda online

Il gup di Tempio, Caterina Interlandi, condanna due professionisti per il cedimento della Provinciale 38 (la Olbia Tempio, tratto di Monte Pino) avvenuto il 18 novembre del 2013. Muoiono  Bruno Fiore, la moglie Sebastiana Brundu ed una parente della coppia, Maria Loriga.

Per Giuseppe Muzzetto, progettista e direttore dei lavori di realizzazione dell’opera, la pena è di un anno e quattro mesi di reclusione.  Ad Antonio Zuddas, il collaudatore della Sp 38, è stato inflitto un anno di carcere.

Il gup, alla fine di un processo celebrato con il rito abbreviato, accoglie le richieste del pm Ginevra Grilletti.

I risarcimenti

I legali di parte civile (Massimo Delogu, Fabio Diomedi, Maurizio e Nicoletta Mani) hanno ottenuto una provvisionale di 30mila euro per ciascuno dei parenti di Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga.

Le parti civili erano otto, più Veronica Gelsomino, unica superstite del crollo. A veronica va una provvisionale di 50mila euro. I difensori dei due professionisti condannati, gli avvocati Franco Luigi Satta e Pier Franco Tirotto, hanno già annunciato appello contro la sentenza.

La sentenza sul crollo di Monte Pino è la prima che riconosce responsabilità penali per i morti del Ciclone Cleopatra.

La Procura di Tempio, guidata da Gregorio Capasso, sta lavorando su diversi fronti, per riaprire i diversi filoni della maxi indagine sull’alluvione del 2013.

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