Mostra Umbra Lucis. ” Rimembrare ” Antonio Pittorru.

Mostra, Esposizione e Concorso fotografico

Una mostra fotografica per “rimembrare” Antonio Pittorru, il giovane talentuoso studente calangianese deceduto il 2 giugno dello scorso anno a Como.

Una morte accidentale, improvvisa, inquietante per la dinamica, devastante per i riflessi tragici che desta in una comunità gallurese dove Antonio nasce e risiede. 20 anni, la scelta di studiare per una vocazione al bello, alle arti, a quel mondo per il quale sente di essere portato.

Antonio ama la fotografia, non perde una sola occasione per sperimentare, ricercare, scoprire, la visione del suo mondo.  La vuole far uscire dalle ombre di luce che ogni sua foto possiede.

Umbra Lucis, rari momenti a colori. Prevalenza del bianco e nero, che ha più colore perché rappresenta la sua emozione vera, la sua anima che esplode ma nasconde agli occhi di chi ne osserva l’apparente malinconia. Ogni foto un ritaglio della sua costante crescita intellettiva, un mosaico di nuove espressioni che lo auto ritraggono in rari sorrisi esteriori. In contrasto con una sua gioia di esserci e vivere la vita di ogni giorno con i suoi occhi. C’è rispetto per il prossimo in lui, non solo educativo e comportamentale, ma proprio legato alla sua anima che non eccede mai e si accosta alla bellezza con delicata, garbata e progressiva tecnica grafica.

Umbra Lucis

La mostra fotografica ne è lo specchio fedele. Ci sono i suoi scatti, quelli di altri fotografi che hanno voluto omaggiare questa anima di pura sensibilità con le loro opere. Ci sono, infine, le foto degli studenti del Liceo Dettori a cui viene dedicato un concorso. Le foto che hanno voluto “rimembrare” Antonio. Dentro la dolcezza di questa parola si riflette meglio la sua dolcezza di artista in erba.

Ci sono le parole di cuore del neo assessore Biancareddu.  Della dirigente scolastica Francesca Currò. Della professoressa Addis, che ha tracciato il profilo umano e scolastico di Antonio. Del sindaco Addis, anch’egli toccato da un momento di assoluta emozione che pervade lo Spazio Faber. Il colto ricordo  del fratello Raimondo. La lettera  di una amica studentessa che ha voluto leggere, tra le lacrime,  a nome suo e di altri due cugini di Antonio, Laura e Maurizio, la sua rimembranza. 

La mostra è ora visitabile, non ha bisogno di guide esperte che spieghino cosa ogni scatto del caro Antonio abbia voluto raccontare. Le foto sono attimi eterni o solo momenti interlocutori, passaggi di tempo che segnano il nostro vissuto.

Il tempo di Antonio è stato breve ma l’eterno è in ognuno di noi che oggi lo rivediamo e rileggiamo attraverso queste immagini che lo raccontano.

 

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