« Non ci sono problemi, ma solo soluzioni», di Rita Brundu

« Non ci sono problemi, ma solo soluzioni». Parte dal libro con questo titolo la disamina, al solito gradevole ed incoraggiante, di Rita Brundu, collaboratrice del blog. Una vita senza problemi la vorremmo tutti ma diventa utopia, un sogno irrealizzabile per chiunque. Il libro, di Virgile Stanislas Martin, mette in evidenza questi aspetti, ossia la nostra vita in relazione ai suoi infiniti problemi ma cercando la soluzione ad ognuno di essi, in base alla situazione e al contesto di quel problema. L’analisi critica che dobbiamo sempre porci, sotto forma di domande e risposte, si contestualizza molto bene in questa fase 2 dell’epidemia. Un momento di assoluto caos, di problemi economici e sanitari, ma anche di prospettive che guardano alla positività immediata e al rientro nelle nostre comuni vesti di utenti di questo pianeta. Personalmente la vedo dura ma la mission, come spiega bene Rita, è nelle soluzioni da adottare di volta in volta. (A. Mas.)

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Al tempo del coronavirus, sono cambiate per noi tante cose; e altrettante ce ne sono mancate. E, in assoluto, soprattutto una: la libertà. Pensavamo fosse qualcosa di ovvio, di assiomatico addirittura…invece, all’improvviso, ci siamo accorti che non è così. Ci siamo dovuti adeguare a consuetudini inusuali a cui non eravamo abituati, a rinunciare alla vicinanza dei nostri amici, dei nostri cari.

Abbiamo realizzato che la vita è cambiamento, talvolta anche repentino, e che noi…non siamo pronti ad affrontarlo. Abbiamo sbattuto il muso di fronte ad una pandemia devastante, che ci ha causato problemi che spesso siamo incapaci di superare. Eppure, il titolo del libro a cui mi sono ispirata nel redigere questo scritto è: “Non ci sono problemi, ma solo soluzioni”. Allora, forse siamo proprio noi a crearci le difficoltà create da questo misterioso virus…

Non ci sono problemi ma solo soluzioni

Avete mai pensato che cambiando il nostro punto di vista e comportandoci in modo differente potremmo risolvere i nostri disagi? E’ chiaro, le cose si stanno mettendo male…ma è inutile continuare a chiederci qual è la radice del problema, spesso con ipotesi campate in aria. Il quesito lasciamolo agli scienziati di tutto il mondo, che stanno lavorando alacremente per scoprirlo. Dobbiamo, invece, pensare a cosa fare per non alimentare il virus e come affrontarlo nel modo giusto, senza piangerci come vittime. Possiamo solo accettare la situazione e adattarci nel migliore dei modi. Già, ma prima dobbiamo superare l’ostacolo principale: noi stessi.

Per sminuire e non affrontare le difficoltà, arriviamo anche a dirci delle bugie: “il problema non esiste, è stato inventato da qualcuno”, oppure “ non è poi così grave!” e, magari “tutto andrà a posto da solo”. Intanto siamo avviliti e non troviamo soluzione alle difficoltà. Perseveriamo nella nostra testardaggine anche in questa fase due, siamo impazienti, ci illudiamo di aver sconfitto il virus, impedendoci di portare a termine una soluzione efficace. Ma, se non stiamo attenti, contribuiamo con comportamenti sbagliati ad alimentarne la diffusione. Abbiamo osservato dei risultati incoraggianti; se non persistiamo negli sforzi raggiunti, otterremo la ricomparsa del problema.

Le soluzioni vanno costruite prima di tutto cambiando atteggiamento

Sarebbe ora di cominciare a costruire delle soluzioni. Prima di tutto, cambiamo atteggiamento…rendiamolo più positivo e riconosciamo la realtà così com’è. Smettiamola di lamentarci, poiché non faremmo altro che crearci altri problemi; chi si arrende di fronte alle avversità non costruisce aspettative positive per il futuro. Certo, il cambiamento che dobbiamo attuare è un impegno, ma la motivazione è gravosa ed importante: la difesa della nostra salute e quella degli altri. Non vi pare molto importante?!?

Sarebbe un atto d’amore verso noi stessi, i nostri amici, i nostri cari…verso tutta l’Umanità, dato che il problema si estende a livello globale.

Allora, forza, invece di concentrarci su quello che non va, cominciamo a meditare su ciò che può esserci di positivo anche nel vivere una situazione come questa; basta cambiare prospettiva e preferire di vivere una commedia, invece che una tragedia. Cerchiamo di accettare anche il mistero della vita, che a volte sembra ingiusta: tutto ciò che ci accade può servirci come strumento per crescere.

Sta a noi, solamente a noi, trasformare “una crisi” in “una opportunità”.   

Rita Brundu

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