Olbia, Cinquestelle Sardegna e la crisi aziendale. Il 25 e il 26 giugno i dipendenti in sciopero. Il comunicato stampa della CISL Gallura.

Olbia, 27 giugno 2014-
“Stipendi arretrati, mancanza di certezze per il futuro, totale assenza di programmazione e di un piano di rilancio: si spegne la Tv della Gallura.

La Cisl di Olbia Tempio interviene a supporto dello sciopero indetto dai dipendenti dell’emittente televisiva 5 Stelle Sardegna dell’editore Gianni Iervolino e che vede coinvolti, oltre ai giornalisti, anche i settori tecnici e amministrativi iscritti al sindacato. La protesta, iniziata con le prime due giornate di sciopero proclamate per mercoledì 25 e giovedì 26 giugno, arriva dopo oltre quattro anni di sacrifici che hanno visto i dipendenti della Tv regionale accondiscendere alle precarie condizioni lavorative dettate dalla proprietà: irregolarità nella corresponsione degli stipendi, tre anni e mezzo di cassa integrazione e assenza di strategie aziendali in grado di garantire un futuro lavorativo. La conseguenza diretta è lo spegnimento di una delle fonti di informazione più importanti per il nord e centro Sardegna. La protesta, evitata per lungo tempo con grande senso di responsabilità dai dipendenti di 5Stelle Sardegna, si rende necessaria per l’ormai insostenibile situazione economica: quasi quattro stipendi arretrati ai quali si aggiunge la mancata corresponsione, da parte dell’Inps, della cassa integrazione. L’ultima Cig percepita risale allo scorso mese di dicembre. La Cisl di Olbia Tempio auspica che l’editore dell’emittente televisiva, Gianni Iervolino, intervenga in maniera efficace, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle regole contrattuali. Il prossimo venerdì, 27 giugno, i settori tecnico e amministrativo, in accodo con il sindacato, decideranno le ulteriori forme di protesta da attuare nel caso in cui Iervolino continuasse ad ignorare le legittime richieste dei dipendenti”.

Da tutta la Gallura, da questa redazione, dalla Sardegna, solidarietà piena ai dipendenti che, nonostante la precaria situazione, hanno avuto sempre un comportamento corretto, autorevole e altamente professionale, garantendo la voce del territorio in condizioni ecomnomiche disastrose.

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