Olbia, Il T.A.G., Tavolo Associazioni Galluresi, promuove un documento territoriale “La provincia Olbia- Tempio come baluardo per colmare il vuoto amministrativo”.

Olbia, 27 nov. 2017-

Di tanto in tanto assistiamo alla periodica riproposizione delle questioni legate all’assetto amministrativo del territorio gallurese, con un accento particolare sulle conseguenze negative emergenti nella fase post Provincia Olbia-Tempio. Le argomentazioni avanzate negli interventi pubblici da diverse parti, sono state in qualche caso sostenute anche da riferimenti normativi indicando un percorso legislativo utile a colmare l’attuale vuoto amministrativo e a ridare legittimazione alle istanze autonomistiche del territorio. In altri casi ci ha lasciato perplessi l’intervento di qualche voce incerta e isolata, più utile a confondere le idee che a dissipare i dubbi sulla soluzione dei problemi in campo. Riteniamo non sia opportuno cavalcare una questione così importante sacrificandola sull’altare della visibilità mediatica.

In ogni caso va riconosciuto che tutti gli interventi pubblici, finora rilevati sull’argomento, sebbene con diverse modalità o intenti,  rappresentano in modo univoco lo stesso problema di fondo. Il grande malessere di un territorio che corre nei numeri (imprese e popolazione residente)  ma avverte la forte penalizzazione derivante dalla mancanza di un efficace presidio amministrativo sovra-comunale. Pesa, soprattutto oggi, nella Gallura che cerca di risollevarsi dalla recessione, l’assenza di una rappresentanza politica che sia fulcro di condivisione e centro di convergenza  dell’interesse unico e generale del territorio, argine contro lo smantellamento continuo e inarrestabile di strutture e servizi indispensabili.

Innegabile che il valore della Gallura, facilmente deducibile nei principali indicatori economici e sociali,  sia ascrivibile molto agli sforzi dei privati e poco all’intervento pubblico. Come pure è evidente che alla crescita faccia da contraltare la progressiva decrescita nell’offerta di infrastrutture pubbliche materiali e immateriali indispensabili  a creare un contesto virtuoso per la vita dei cittadini e delle imprese.

L’elenco delle tappe del progressivo depauperamento dei presidi pubblici fin qui perpetrato sarebbe lungo ed è a tutti noto. E anche l’impegno di qualche amministratore  di buona volontà finora non ha mutato  il quadro generale di riferimento. A nessuno sfugge che il ritorno nei ranghi dell’amministrazione provinciale di Sassari, senza un’adeguata contropartita  in termini di riassetto alternativo, sia stata per il territorio del nord-est  la consacrazione di una sconfitta e la vittoria di un anacronismo storico-politico. Un disegno calato dall’alto che ha rimodulato arbitrariamente i confini amministrativi del territorio senza considerazione per le reali esigenze e il percorso storico fin qui raggiunto.

Giova forse riflettere come la riclassificazione amministrativa di città o aree metropolitane, unioni o associazioni di comuni e in ultimo, ma non ultimo, la restaurazione delle 4 province storiche,  non sia meramente declaratoria, ma sostanziale in termini del potenziale  di risorse pubbliche : nazionali, regionali e europee che affluiscono nei territori determinandone differenti livelli di sviluppo economico-sociale.  

Vale anche ricordare che il T.A.G. è un tavolo permanente che in Gallura lavora dal 2013, con 9 organizzazioni presenti al suo interno : 3 sigle sindacali e 6 datoriali che insieme rappresentano tutti i comparti produttivi e migliaia di lavoratori addetti tra agricoltura, artigianato, commercio,  cooperazione,  piccola-media industria.  L’assetto amministrativo della Gallura è stato fra le priorità che hanno caratterizzato le tappe del nostro impegno negli anni. Fin dalla sua costituzione, il Tavolo Associazioni Gallura  ha con forza richiamato la massima attenzione sul problema dei problemi : la governance del  territorio.  In più occasioni abbiamo manifestato il nostro timore per l’incombente vuoto amministrativo che sarebbe seguito alla cancellazione della Provincia di Olbia-Tempio. Riproponiamo  la sollecitazione già espressa in passato, che quantomai urgente ci appare anche oggi, e rinnoviamo la richiesta ai nostri rappresentanti nelle istituzioni locali, regionali e nazionali a combattere insieme la madre di tutte le nostre battaglie:  la rinascita della Gallura con il riconoscimento di un status amministrativo autonomo rispetto all’attuale assetto.   Su questo obiettivo, se condiviso da tutti i nostri rappresentanti, siamo disponibili a convergere con la forza del mondo del lavoro e dell’impresa, pronti a sostenere un percorso comune e consapevole delle difficoltà in campo. Aperti a una riflessione congiunta su  proposte politiche serie e mature,  risultato di una solida analisi e conoscenza dell’attuale quadro normativo rispetto alla riforma nazionale e regionale. Su un tema tanto importante e centrale per lo sviluppo  riteniamo poco utile il  movimentismo a fasi alterne e in ordine sparso.  

 

Filippo Sanna
Coordinatore protempore Tavolo Associazioni Galluresi
Direttore AGCI Gallura – Agente di sviluppo della Cooperazione, Fund Raiser

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