Otorino, al Paolo Dettori da oggi un servizio senza primario

Il Dottor Corrado Bozzo, primario della struttura complessa di Otorino, si trasferisce a Nuoro.

L’Otorino di Tempio, operativa come struttura complessa al Paolo Dettori, perde il suo primario a partire dalla giornata di ieri, 20 gennaio 2020. A decidere questo, una delibera dell’ATS, la numero 25 del giorno in corso, 17 gennaio.

Una perdita importante per il Paolo Dettori dove il dottor Bozzo, pur tra mille difficoltà oggettive, ha operato in questi anni sempre con grande capacità e doti umane encomiabili.

Al di la del fatto oggettivo, che potrebbe ad oggi precludere pure la sussistenza del reparto di Tempio, si pone per l’ennesima volta il problema del lento depauperamento di risorse umane al Dettori. Più volte, per averci anche parlato spesso, il dottore ha avuto modo di lamentarsi delle condizioni in cui versava il suo reparto. Lo ha fatto anche all’assessore Nieddu quando questi venne in visita al nostro ospedale.

La visita dell’assessore regionale Nieddu al Dettori

Il dottor Bozzo, al quale auguriamo ogni bene, alla fine ha optato per una scelta professionale diversa. Il rammarico per tale decisione, si amplia perché l’azienda continua a fare i conti con spostamenti e ha anche verificato di sua mano alcune chiamate di personale andate vacanti.

Otorino di Nuoro si rafforza, e Tempio?

Nella delibera si legge: «…l’incarico di Direttore della S.C. Otorinolaringoiatria, afferente al Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea di Nuoro – Dipartimento di Area Chirurgica il Dott. Corrado Pasquale Bozzo, in quanto in possesso del profilo professionale maggiormente  confacente con le funzioni e competenze assegnate alla suddetta struttura, in ragione dell’attività professionale e della qualificata esperienza dirigenziale maturata nello specifico settore».
L’incarico decorrerà dalla data del 16 gennaio 2020 e sarà regolato da apposito contratto. La decisione scaturisce dalla volontà del Commissario Straordinario dell’ATS Sardegna, il dott. Giorgio Steri.

La forza dei numeri del Dettori, ridotto da anni a poco più di un poliambulatorio, ha giocato un altro scippo su cui, tra le altre cose, molto ha voluto dire l’isolamento a cui da anni l’ospedale gallurese è stato soggetto. 

La speranza è che presto si riesca a ridare quanto ci viene puntualente sottratto. La fiducia è ai minimi storici anche per gli attuali governanti. Basti pensare che le deroghe ministeriali per i punti nascita, tra cui quello di Tempio, non sono state ancora chieste. Sulla riforma, data quasi per imminente qualche mese fa, nulla di più si conosce. Così come, da oggi, non sappiamo che fine farà la struttura complessa di otorino del Paolo Dettori

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