Palazzo Corda, risponde Loddo alle spiegazioni del sindaco.

Amministrazione Albieri risponde sul giornale allo stop della Sovrintendenza. La replica dell'ex sindaco Loddo-

Palazzo Corda è l’argomento del giorno a Calangianus. La vicenda, come già abbiamo raccontato, è in mano ora ad un provvedimento di fermo imposto dalla Sovrintendenza di Sassari. La minoranza in consiglio comunale, promuove una interrogazione affinchè sia chiarita la posizione della giunta sui motivi che hanno determinato il blocco dei lavori.

Albieri, nella sua lunga risposta sul giornale, chiarisce le ragioni dei lavori eseguiti e spiega che non esistono irregolarità. Il sindaco si fa forte del provvedimento che verrà da parte della Sovrintendenza e solo allora si potrà parlare di lavori eseguiti in modo non conforme. Da parte del sindaco, secondo quanto ha chiesto la minoranza, ci sono state irregolarità che Albieri si affretta a definire anche imputabili alla precedente amministrazione Loddo.

Fabio Albieri

” La sanzione – dice il sindaco Albieri – ci sarà solo se il danno non potrà essere reintegrato come l’ente sassarese ha chiesto. Poi bisognerà anche valutare chi ha causatogli errori e gli eventuali costi da rifondere”.

” Il danno- prosegue Albieri – non è stato quantificato e lo stesso sarà sostanziato solo dopo le verifiche in corso da  parte della Sovrintendenza di Sassari. La situazione non è delineata ancora del tutto e non si può parlare di danno sanzionatorio così come è possibile l’eventuale ripristino del danno causato. Le comunicazioni della Corte dei Conti, se ci saranno, verranno chiariti solo dopo l’esame accurato della procedura in corso”

Su Palazzo Corda l’ex sindaco Loddo risponde su galluranews

Loddo ” Ho letto l’ articolo apparso ieri sulla Nuova Sardegna in cronaca di Tempio. Il signor Albieri prova a rispondere alle affermazioni di tutto il gruppo di minoranza a proposito della vicenda Palazzo Corda.

Gian Martino Loddo

Mi dispiace constatare – dice Loddo –  che egli non abbia compreso una mazza della gravità della situazione. Infatti, purtroppo per lui. il procedimento che gli è  notificato è il risultato di una lunga fase istruttoria. I funzionari della soprintendenza, sono pubblici ufficiali. In seguito a sopralluoghi, documenti, interrogazione e relazione del direttore dei lavori e del responsabile dell’ufficio tecnico, rilevano gravi irregolarità nella procedura dei lavori. Per questo hanno avviato le procedure previste dall’articolo 160 del dl 42/2004 che prevede un termine di centottanta giorni per il completamento del procedimento.

A questo seguirà il provvedimento del MiBAC settore III che li obbligherà ad avviare i lavori di ripristino ( una bella botta ) e la sanzione di 77 mila euro per le opere irrimediabilmente compromesse.

Per quanto riguarda l’ amministrazione precedente – prosegue Loddo –  è vero che ha iniziato le procedure. Ed è per questo motivo che ha trovato le risorse per il RESTAURO CONSERVATIVO ed approvato il progetto esecutivo mantenendosi dentro le proprie competenze. Senza assumere atti inerenti gli aspetti gestionali di stretta competenza degli uffici, la precedente amministrazione si è distinta dalla successiva anche perché l’attuale sindaco il Sig Fabio Albieri dal luglio 2017 al novembre 2017, pur non avendone le conoscenze necessarie, ha ricoperto il ruolo di RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO.

Sotto tale veste – conclude Loddo – ha firmato il secondo stato di avanzamento dei lavori e. a meno che non sia stato proprio ignorante nel saper leggere i documenti allegati, come poteva non sapere già da allora che c’era qualche problema con la regolarità degli atti e della DL?

Insomma se voleva scaricare su altri responsabilità solo di questa amministrazione, ha fatto male i conti”.

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