Polemiche? Le lascio agli altri, io scrivo di fatti reali.

Ben strano questo oceano di polemiche che mi investono relativamente all’articolo apparso ieri sull’accreditamento del Mater Olbia.  Nonostante le stesse cose le abbiano scritte Ansa e Nuova Sardegna, da cui ho tratto il mio pezzo.

Da una parte i tifosi della città che lo ospita, da me mai oltraggiata anzi sempre vista come alleata e non come matrigna. Dall’altra alcuni cittadini della mia città, alla ricerca di responsabilità  su una spinosa vicenda senza una disamina realistica dei fatti accaduti. Nessuno, credo, possa indicare un preciso e unico colpevole. Tante sono le “colpe” se a tutt’oggi non esista un quadro definito delle persone coinvolte. O meglio, esiste una documentazione giudiziaria, nemmeno immaginabile sino a qualche anno fa.

Dico cose non vere se affermo che il Mater Olbia e i suoi millantati posti letto convenzionati, hanno privato altri territori del diritto alla sanità pubblica? Si tratta di invidia da parte mia o dei miei concittadini se la sanità territoriale è allo sbando anche in ragione di questa struttura? Concepite la vita degli altri come “Mors tua, Vita Mea?”. Siete per la Gallura ma secondo il vostro grado di arroganza pensate che tutto debba essere esclusivamente vostro? Vi siete relazionati con i sanitari olbiesi se la morte di Tempio e La Maddalena per loro è un successo? Avete notizie commisurate ai bisogni o siete certi che chiudere qui vuol dire non far scoppiare di là? 

Olbia alleata o matrigna?

Sugli olbiesi, quelli non partigiani e basta, ho solo da scrivere bene. Olbia la conosco e per certi versi il suo sviluppo personalmente mi conforta come gallurese e fruitore dei beni di quella città. Ho tanti amici con cui ho un rapporto splendido e per qualche tempo ho anche lavorato in quel che fu un tempo la seconda televisione sarda, oramai un ricordo amaro per quei giornalisti che l’hanno portata avanti senza discrimine alcuno verso Tempio.

Il tempo, tuttavia, ha rimescolato le carte, spostando il tiro verso una politica folle, fratricida e poco conveniente ad entrambi i due centri della nostra amata Gallura. La coperta è corta e, almeno per quanto concerne la sanità, da queste parti si piange. Anche se, a Olbia, la risata è a denti stretti, memore che non tutto quel che si sposta a Olbia, produce frutti succulenti. Come il caso del Mater Olbia.

Polemiche inesistenti. In realtà l’accreditamento è un miraggio 

Non si placano, invece,  le polemiche legate al Mater Olbia. Mentre la politica Gallurese da Giuseppe Fasolino Forza Italia , a Giampiero Scanu Partito Democratico a Giuseppe Meloni Partito Democratico, stanno ancora festeggiando .

Il motivo: l’annuncio del neo assessore alla sanità Mario Nieddu lega Nord che con un comunicato stampa comunica di aver siglato una convenzione con in vertici della Mater Olbia SpA. Una convenzione che metterebbe  a disposizione della stessa società 10 milioni di euro per la ricerca medico scientifica.  Nella realtà dei fatti, questi soldi, non potranno essere utilizzati in quanto non esisterebbero.

Alla luce dei fatti e degli atti, bisogna chiarire che, attualmente come stanno le cose la Mater Olbia spa non potrà utilizzare questi fondi. Il centro di ricerca medico scientifica deve sorgere all’interno dei 60 ettari collegati appunto al compendio ospedaliero. I terreni sono inglobati in una grossa vertenza giudiziaria e per altro oggetto di usucapione per intervenuto acquisto della proprietà a titolo originario da parte del gallurese Alessandro Marini.

Cosa ancor più grave, che denota la superficialità con cui si sta gestendo l’intera vicenda, è che l’accreditamento sarà sicuramente  un miraggio per la stessa struttura sanitaria. A qualcuno dei politici sfugge il fatto che è stato depositato dai legali dello stesso Marini presso il tribunale di Tempio Pausania l’annullamento dell’atto Notarile e contestuale annullamento del contratto di affitto tra la Mater Olbia spa e la società Shrp S.r.l. Ciò  farebbe  decadere il requisito oggettivo alla stessa Mater Olbia spa di poter richiedere fra un anno l’eventuale accreditamento definitivo  dei sospirati 250 posti letto.

Avete ancora voglia di parlare di polemiche?

Poco da festeggiare quindi se si pensa che lo scandalo Mater Olbia ora in mano alla Procura della Repubblica di Roma vede iscritti nel registro degli indagati personaggi illustri della vita politica nazionale. Oltre a 3 funzionari del Tribunale di Tempio Pausania e all’ex Manager Qatar Foundation  Lucio Rispo. Tra gli scritti anche l’avvocato Angelo Antonio Merlini.

I reati contestati non sono di poco conto, favoreggiamento in atti giudiziarie e corruzione internazionale, falso ideologico, oltre alle 26 firme false che coinvolgerebbero nomine dei vertici di società collegate alla richiesta di accreditamento del Mater Olbia.

Visti gli ultimi sviluppi arrivati dal neo assessore Mario Nieddu, il cerchio dei politici e tecnici regionali della nuova giunta  potrebbe allargarsi a macchia d’olio. Siamo appena all’inizio di questa che si annuncia come una delle peggiori pagine della vicenda Mater/Qatar.

Ora, ditemi. Quali sarebbero le polemiche?

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