« Presi in giro», scrive ancora la lettrice che risiede a Sedda.

« Mi sento e ci sentiamo  presi in giro. Chiediamo di avere una strada decente, che ci venga asfaltata. Non ne possiamo più di fossi, acquitrini, danni alla macchina, salti di buche con buste in mano per non infangarci. Mio figlio che non posso mettere a terra perché è impossibile farlo camminare in un pantano. L’estate era lo stesso problema senza l’aggravante della pioggia. Devo ringraziarla per il suo interessamento e per gli articoli che ha messo in questi mesi, ma anche le risposte dell’assessore, sono al solito parole al vento. Di noi che viviamo in questa zona, se ne fregano tutti. La scusa è quanto le scrisse l’assessore la volta scorsa, cioè che la manutenzione è di nostra pertinenza. Di fatto, lei mi dica quanto costerebbe metterci in condizione di vivere anche noi in maniera normale? ».

Alza giustamente il tiro la signora che ha scritto lettere sulla situazione della località Sedda, senza una strada asfaltata e senza luce. Francamente, a noi sembra una cosa disdicevole rispondere all’appello e poi non fare nulla.

L’assessore Quargnenti rispose così:

« Mi spiace per il disagio ma quella strada è vicinale e la sua manutenzione è dei frontisti. Il Comune interviene sulle spese per il 30% per la quota parte del terreno adiacente al campo di motocross. Possiamo stabilire, in sede di bilancio per il prossimo anno, una quota per l’asfalto ma, per ora, la sola cosa che posso dire alla signora che ha scritto, è che provvederemo a fornire almeno un camion di sabbione per tappare le buche. Di più non possiamo per le ragioni dette all’inizio».

«Presi in giro perché contiamo meno di nulla»

Ovviamente, considerando la risposta della volta scorsa, ci aspettavamo che almeno un camion di sabbione lo avessero portato. Invece, nulla e la signora si sente presa in giro non una ma più volte. Perché la sua segnalazione è vecchia, non si badi a queste ultime.

« La strada – prosegue la signora –  peggiora di giorno in giorno, non abbiamo visto nessuno, e la sola cosa che rilevo è che siamo presi in giro. Non contiamo nulla, delle promesse anche recenti non ce ne facciamo nulla. Qui vengono solo in periodo elettorale e mi dispiace dire che siamo italiani, che paghiamo le tasse come gli altri e abbiamo persino una famiglia e anche difficoltà economiche a tirare avanti. Non è facile per nessuno, lo sappiamo, ma pretendiamo pari dignità sociale, nessun privilegio e soprattutto che la smettano di attenersi a delle regole quando basterebbe una mano di asfalto per aggiustare la strada e rendere anche la nostra vita dignitosa. Provo vergogna e non sa quanto per questo diritto calpestato da leggi e leggine assurde. Quando hanno voluto, la burocrazia l’anno superata. Veda, Signor Masoni, ci saremmo anche accontentati della terra per ripianare le buche, ma come ha visto nemmeno quella. La conferma che qui noi non esistiamo, non ci vivono tre famiglie, non ci sono donne anziane e malate e anche un bimbo piccolo.   Che non ci sfasciamo le macchine a passarci, che siamo senza luce pubblica, che siamo sempre gli ultimi. Perdoni questo sfogo, ma davvero siamo stanchi di promesse. Siamo presi in giro e questo è tutto».

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