Quella sospensione del blocco nascita? «Era la RAS che doveva ripristinare il servizio».

«A bocciare il punto nascita non è stato il Ministero ma la regione Sardegna»

Quella sospensione del blocco nascita? «Era la RAS che doveva ripristinare il servizio». Questo in estrema sintesi quanto emerge dalla conferenza stampa di Alessandro Cordella, Mario Satta e l’ex ostetrica Nina Fara (34 anni si servizio al Dettori). Una conferenza chiara e illuminante, dettagliata nella sua cronologia e soprattutto corredata di documentazione ad hoc sulla intera vicenda del blocco parto e della ginecologia ma anche dell’intero ospedale di Tempio.

Mario Satta

Vengono fuori alcuni passaggi sostanziali dove si intuiscono i trucchi adoperati per passare da una sospensione ad una definitiva chiusura. Artifici e inganni portati avanti con la complicità evidente della politica regionale. Qui, in altri termini, il Ministero che a gennaio ha di fatto bocciato il Dettori, non c’entra nulla. A ingannare il ministero stesso, insomma, è stata una richiesta di deroga strutturata male (richiesta mai resa pubblica!) e con dati approssimativi e in parte falsi.

In ogni caso, precisano i tre esponenti politici, « Dalla quella decisione si poteva e si può tornare indietro, basta la volontà della politica regionale per farlo».

Cordella

La conferenza stampa è servita anche a fare un quadro attuale della situazione complessiva del Paolo Dettori. Nel video, trovate l’intera conferenza stampa alla quale hanno aderito alcuni organi di stampa locale e, ovviamente, questo blog che ha registrato la versione integrale dei lavori.

Da sospensione a chiusura: la richiesta di deroga era fatta con i piedi. Casualità o tragica realtà?

Una conferenza stampa indetta per chiarire alcuni atti che hanno di fatto bocciato il ricorso alla deroga per il punto nascita del Paolo Dettori di Tempio. Nella lunga discussione, Cordella, consigliere di minoranza e altri due esponenti della lista che ha sostenuto, da candidati, Alessandra Amic alle ultime amministrative tempiesi. Peraltro, v’è da precisare che questi esponenti politici, tra i quali  Cordella è anche consigliere comunale di minoranza, operano attualmente su posizioni  del tutto distinte e autonome rispetto alla Amic. 

Nina Fara

Viene fuori che la responsabilità della bocciatura del Ministero sul blocco parto del Dettori non era in realtà dovuta a carenze del nosocomio tempiese ma a semplice volontà dell’assessorato regionale alla sanità di eliminarlo. La decisione ministeriale, infatti, era un parere e, come tale, non vincolante. E’ Nina Fara, 34 anni di servizio come ostetrica, che precisa quante menzogne contenga l’atto ministeriale di bocciatura. Cosa c’è sotto allora?

Nel video allegato trovate tutto ciò che è emerso dalla conferenza stampa.

 

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