Raccolta sangue:« Giornata non positiva». Scrive il Presidente AVIS.

Ancora una dimostrazione di grande solidarietà della gente gallurese ma l'azienda cosa fa?

  1. Una giornata non positiva quella della raccolta sangue promossa dall’AVIS territoriale col concorso della Protezione Civile Alta Gallura. Presso i parcheggi della sede della Protezione Civile, infatti, si erano dati appuntamento ben 31 donatori. Al solito, come spesso abbiamo testimoniato, la sensibilità e il  grande lavoro da sempre svolto dall’AVIS, ha garantito presenza massiccia dei donatori. Dal mese di gennaio, come si ricorderà, non opera più il centro trasfusionale che garantiva supporto logistico eccellente. Da quel momento in poi, si è agito con le autoemoteche e con gli inconvenienti che derivano da raccolte sangue all’aperto.
foto d’archivio di una donazione con l’autoemoteca

Scrive Caterina Secci, presidente AVIS territoriale,  in carica sino al prossimo 8 maggio allorquando  si rinnoverà il direttivo. Nelle sue parole tutta l’amarezza di questa paradossale situazione. Da un lato l’azienda che chiede alla gente sensibilità e solidarietà per le donazioni. Dall’altra, la grande risposta della popolazione gallurese che “getta il cuore oltre l’ostacolo” e partecipa sempre. Sebbene, in condizioni disumane e lontane da quella che si chiama dignità per chi opera nel volontariato puro.

«Giornata di solidarietà ma non positiva per la raccolta di sangue»

«Una bella giornata nel segno della solidarietà, si è rivelata semplicemente disastrosa. Non per il tempo purtroppo inclemente, che sicuramente ha contribuito e influito in modo totalmente negativo sulla raccolta di sabato 17 aprile, programmata dall’Avis Tempio-Aggius. Inizialmente si sarebbe dovuta svolgere ad Aggius, ma vista la zona rossa, il numero sempre crescente di positivi e di vaccinati, si è deciso di spostarla a Tempio.

I donatori hanno risposto come sempre con entusiasmo, nonostante l’impossibilità di usufruire dei comfort che il centro trasfusionale del Paolo Dettori ha sempre offerto (comodità, caldo, cortesia ed efficienza). Ben 31 donatori hanno programmato la loro donazione, ma purtroppo, di questi, ben 18 sono stati dichiarati non idonei in quanto il freddo invernale (8 gradi), la pioggia incessante e l’obbligo della distanza, hanno fatto sì che non si riuscissero nemmeno a trovare le vene. Altri 3 donatori hanno dovuto interrompere il salasso per problemi di vasocostrizione».

Raccolta  nel segno della grande sensibilità… ma l’ATS? 

«E in tutto questo – prosegue il residente Avis -, i vertici dell’ATS, i responsabili che fanno? Se ne fregano altamente, loro stanno ben comodi al caldo del loro ufficio e all’asciutto. Lo stipendio è al sicuro, mentre guardano noi volontari fare il lavoro sporco e metterci la faccia. La raccolta sangue di sabato è solo l’apostrofo di una vergognosa manovra volta al continuo e inesorabile smantellamento del Paolo Dettori.

Purtroppo chi ci perde è chi ha davvero bisogno di sangue, ma ai vertici non importa. Rimane solo un’infinita tristezza nel cuore di noi volontari. Sono rimasta dalle 7,30 fino alle 14 lì a fare l’accoglienza e ad accompagnare l’autoemoteca dall’arrivo da Sassari fino alla partenza per Olbia, dove vengono lavorate le sacche. Fai pure il mio nome, senza problemi, non ho niente da perdere e sono veramente stanca e schifata di tutta questa situazione. Grazie, Caterina Secci».

 

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