«Restate in casa», dai sanitari del Paolo Dettori.

« Resta in casa, non approfittiamoci adesso della situazione tranquilla che abbiamo nel territorio».

Inizia da questo appello che è la condizione essenziale dal primo istante di questa epidemia da coronaviurs, una chiamata al Paolo Dettori. Lo si legge e si ascolta dappertutto ma evidentemente non tutti hanno compreso questa disposizione che risulta vincente per debellare il contagio.

« Restate in casa – dicono i medici -. Troppa la gente in giro e molti che non usano la mascherina o se la mettono sulla testa come fossero occhiali da sole. E’ già assurdo che si esca se non di stretta necessità e per le poche esclusioni dettate dalle disposizioni vigenti. Ciò che ci fa lanciare questo ennesimo appello, è aver visto coi nostri occhi anche stamattina troppe persone a passeggio. Capiamo le belle giornate, ma questo non è proprio il momento di approfittarsene. Oggi, sembrava una fiera. Questo, nonostante tutti vedano le immagini terrificanti che raccontano cosa sta succedendo altrove. Prima di tutto, c’è troppa gente. Secondo aspetto, le persone spasso non sono assolutamente protetti con le mascherine. Se solo una persona dovesse essere positiva, ci sarebbero 3 contagi in persone che vi entrano in contatto».

Restate in casa anche perché…

« Abbiamo la fortuna di essere pochi, sparsi in un territorio vastissimo. Tant’è vero che laddove vi siano maggiori concentrazioni umane, le cose non vanno bene. Vero che noi abbiamo creato un filtro adeguato – raccontano al P.S. del Dettori – e continuamente, usiamo presidi consoni e continuamente spruzziamo il disinfettante su tutto».

«In mattinata abbiamo fatto altri due tamponi, per fortuna su persone senza problemi. Ma chiunque acceda all’ospedale, deve essere controllato. Noi medici entriamo nella tendopoli col camice chirurgico impermeabile, doppia mascherina, cappellino chirurgico e visiera, doppi guanti. Gli infermieri usano le stesse precauzioni. Quando si esce dalle tende, si agisce con l’atomizzatore che irrora di disinfettante piedi, scarpe, indumenti. Ci si cambia. Questi accorgimenti li adoperiamo per evitare possibili contagi su noi ma anche perché noi stessi possiamo contagiare altri. Lo ribadiamo perché, a quanto sembra, ancora non è abbastanza. restate in casa».

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