RSA di Mantelli, si attende da 5 anni la sua apertura.

La storia della RSA, Residenza Sanitaria Assistita di Mantelli desta sovente confusione,. Tanti sono persuasi che sia aperta nella sua interezza di struttura perché non sanno che l’edificio non è solo la parte operativa dell’Hospice. Per RSA si intende altro. L’Hospice in questi anni ha aperto certamente una speranza per le cure palliative. E’ caratterizzata da un offerta assistenziale ad elevata intensità di cure, che va ad integrarsi con l’offerta dei servizi domiciliari ed ospedalieri già presenti nel territorio della Gallura.

Al Nucleo Hospice accedono i pazienti che si trovano in quella fase della malattia non più suscettibile di guarigione, e per i quali non risultano adeguate le altre forme di assistenza. Come i pazienti in fase avanzata e avanzatissima di malattia, con una presumibile aspettativa di vita inferiore a sei mesi.  Per questi,  non vi sono le condizioni per garantire l’assistenza a domicilio.

L’Hospice apre i battenti ad aprile del 2017. Da allora sono tantissimi  i malati che hanno trovato cure e assistenza meravigliosa. Chiunque abbia avuto un parente ha potuto constatarne la preparazione sanitaria e una grande umanità. Del Nucleo Hospice più volte abbiamo scritto, talvolta anche prendendoci schiaffi per aver usato impropriamente espressioni non consone.

RSA, 5 anni di attesa per la sua apertura

Il 4 dicembre del 2014, quasi 5 anni fa, diamo notizia della fine dei lavori della RSA.

Le  RSA sono state introdotte in Italia a metà degli anni novanta. Si tratta di strutture non ospedaliere, a carattere sanitario, che ospitano per un periodo o a tempo indeterminato persone non autosufficienti. Che non possono essere assistite in casa e che hanno bisogno di specifiche cure da parte di più medici specialisti e di una articolata assistenza sanitaria.

Si distinguono dagli ospedali e dalle case di cura, rivolti ai pazienti sofferenti di una patologia acuta, e dalle case di riposo. Le case di riposo o comunità alloggio  sono destinate agli anziani almeno parzialmente autosufficienti.

La RSA di Mantelli,  ha a regime 40 posti letto. Di fatto, chiunque abbia avuto modo di entrarci parla di albergo a 5 stelle, tale è la bellezza delle stanze.  Lo spazio, lo splendore del panorama che guarda la città ad est, ma anche il Limbara. 

I lavori di realizzazione della Residenza sanitaria socio-assistenziale rientrarono all’interno della legge sugli interventi di edilizia sanitaria, di prevenzione e di assistenza, finanziati dalla legge 11 marzo 1988, n. 67, art. 20. Per la struttura in zona Mantelli a Tempio Pausania erano stati stanziati inizialmente 4.131.655 euro.

I lavori, in seguito ad asta pubblica, iniziano nel 2005. 2 anni dopo, però, l’Azienda sanitaria aveva formalizzato la risoluzione del contratto a danno dell’impresa per grave ritardo nell’esecuzione e interruzione immotivata dei lavori.

In seguito, il progetto, rimodulato, si integra con le risorse finanziarie POR FESR 2007/2013, della somma di 1.600.000 euro. Tale somma consente di riappaltare i lavori e, quindi, concludere la struttura.

Quali sono i motivi della non apertura della RSA?

Su questo argomento inizio a diventare cattivo oltreché realista. E’ evidente che la non apertura della struttura, ricordiamolo ancora terminata quasi 5 anni fa, risenta di pressioni e ostracismi estranei alla sua funzionalità. Soprattutto al bisogno assoluto che essa prenda vita immediatamente.

Personalmente, ho un parente da anni a Padru, paese che ospita una RSA da lunga data. Arrivare a Padru, per chi ha parenti in quella struttura, non è facile. Le strade sarde son quel che sono e una routine bi o tri settimanale, sempre e solo a proprie spese, risulta fatica e impegno finanziario non da poco. Negli anni, sono tanti i galluresi di questa zona che vi trovano alloggio. Malati che a Tempio avrebbero decisamente maggiori vantaggi ad arrivarci, anche perché già esiste un ospedale seppure al centro di una devastazione di servizi in questi ultimi anni.

La collocazione geografica della RSA di Tempio consente ai residenti in alta Gallura, ma anche quelli in Anglona, un facile arrivo. In previsione dell’apertura della struttura, conosco imprenditori che hanno creato infrastrutture abitative, Bed and Breakfast, Bar, destinati a parenti in visita che arrivano da più lontano.

Ma qualcosa non quadra, la RSA resta chiusa nonostante ci sia la Vigilanza h24, gli arredi completati e si conosca persino qualche medico che vi andrà ad operare.

Le ragioni, senza nasconderci dietro un dito, sono quelle di qualche politico che non vuole che si apra. Gente spazzata via dalla storia politica della Sardegna ma sempre capace di interferire nelle decisioni importanti. Gente che merita non solo di essere fischiata nelle adunate pubbliche ma di non ricoprire ruoli super partes che alla fine ne svelano non solo l’inconsistenza umana ma la protervia e l’arroganza senza confini.

Politici che da 40 anni sono allo stesso posto a non fare gli interessi della Gallura tutta ma solo di una sua parte limitata.

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