Sanità. Si è conclusa la prima visita dell’assessore all’Igiene, Sanità e Assistenza Sociale della Regione Sardegna Mario Nieddu ai presidi ospedalieri del territorio di Olbia.
L’assessore ha visitato il poliambulatorio del complesso sanitario San Giovanni di Dio e l’Ospedale Giovanni Paolo II. Qui ha incontrato il personale medico e i dirigenti.
Ospedale Mater Olbia. C’è stato anche un sopralluogo della struttura privaya, a cui hanno partecipato anche il deputato Guido De Martini, membro della Commissione Sanità alla Camera, Tra gli altri, l’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino, i consiglieri regionali Giovanni Satta e Piero Maieli e Quirico Sanna, esponente del Psd’Az gallurese.
Mario Nieddu“Ho voluto portare, innanzitutto, il messaggio che questa amministrazione ha intenzione di lavorare sul territorio, toccando con mano i problemi e confrontandosi con gli operatori e i cittadini”. Al poliambulatorio e ospedale Giovanni Paolo II “Abbiamo trovato ottime professionalità e strutture adeguate”.
Sull’Ospedale Mater Olbia l’Assessore alla Sanità ha precisato:
“L’obiettivo da perseguire deve essere quello dell’abbattimento della mobilità passiva dei pazienti verso le strutture sanitarie fuori dall’isola. La struttura è tecnologicamente avanzata. Confidiamo che possano essere superate le problematiche e che venga garantito l’obiettivo di farne anche un centro di ricerca all’avanguardia”.
Sanità è anche Tempio e La Maddalena
Speriamo che presto l’assessore Nieddu venga anche a visitare gli altri ospedali della Gallura, Tempio e La Maddalena.
Speriamo soprattutto che quanto dichiarato, sia da lui che dal governatore Solinas, si concretizzi nel breve/medio termine. La sanità pubblica del territorio deve ritrovare serenità e delocalizzazione dei servizi. Soprattutto per quanto concerne i livelli essenziali di assistenza. Nessuna pretesa di avere specialità che non ci sono mai state. Si chiede a gran voce che venga riaperto il servizio di ostetricia. Che la chirurgia non abbia a penare come accaduto negli ultimi anni e che le altre note carenze, siano risolte. Quel che ha rappresentato in quest ultimi 5 anni la sanità, è inaccettabile e amorale. Si chiedono diritti garantiti e se viaggi della speranza debbono essere, che siano per servizi inesistenti nel territorio.
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