Sottrazione di minori, udienza stamani in tribunale.

Il caso risale a 6 anni fa. Parla l'avv. Mario Perticarà

Sottrazione di minori, un reato grave di cui è imputata una donna di Sassari, Vanna Mudadu, ivi residente, sposata a Tempio all’epoca dei fatti. Il caso, di cui ci siamo occupati in questi anni, risale al 2013.

Le due figlie gemelle di Gianni Deperu, origini luresi ma residente a Tempio, che oggi hanno 10 anni, sono sottratte al padre e  alla famiglia del padre, dalla signora Mudadu, con la complicità di alcune persone, tra le quali anche delle colleghe di lavoro.

A questo link potrete ricostruire la storia così come emerse dal racconto del padre del 13 maggio del 2016 , e le successive pagine della vicenda che in questi anni sono state raccontate (link 1link2).

Al padre il 12 giugno del 2013, fsi sottraggono  le sue figlie, due gemelle, dalla moglie di Sassari con cui lo stesso abitava a Tempio. Due bambine gioiose, allegre e piene di vita che si ritrovano in quella maledetta giornata senza un padre e senza l’amore dei nonni.

Il caso di sottrazione, di evidente premeditazione dell’azione, preparata dalla madre, e con il favoreggiamento degli altri complici, avviene a totale insaputa del padre. G.D., al momento della subdola azione, non è presente sul posto perché impegnato a lavoro.

L’udienza di oggi 24 maggio, intervista all’avv. Mario Perticarà.

L’avvocato Mario Perticarà del foro di Tempio, è in veste di legale di G.D. e svolge il ruolo di accusa nei confronti della madre delle due bambine. La seduta di oggi, ha il compito di ascoltare i testimoni a favore della difesa della signora V.M.

La seduta di oggi, svoltasi presso il tribunale di Tempio, ha avuto come giudice a presiederla Nicola Bonante  Il PM è Maria Antonietta Bacciu. 

“Avvocato Perticarà, intanto grazie per aver concesso a questo blog una dichiarazione su come sono andati i fatti stamani in tribunale. Vogliamo sapere a che punto stanno le cose e in quale fase di questo lunghissimo processo ci troviamo”

” Grazie a lei Masoni. Oggi (24/05/2018). L’udienza di oggi è l’ennesima nella quale si ascoltano i testimoni di questo processo estenuante. Oggi toccava ai testi della difesa.In sede di contro esame con i testi della difesa, si era già notata una discrepanza sulle dichiarazioni sull’accadimento dei fatti. Nessuno delle testi di oggi ha assistito al fatto, ossia alla sottrazione delle due minori, così come ad altri fatti che invece hanno dichiarato. La testimonianza delle testi a difesa della signora, si sono volte ad un atteggiamento patetico. Le loro parole cercavano di raddrizzare una situazione e hanno finito per inguaiarsi da sole. Ha ragione quando parla della lunghezza della fase dibattimentale. Il fatto risale al 2013 ma si è iniziato solo 3 anni dopo. Per questa ragione, anche per evitare una prescrizione per decorrenza dei termini, entro la prossima udienza, pensiamo di chiudere. Forse per quella data , ossia l’11 di luglio, non ce la facciamo perché si deve ascoltare un’altra teste, sempre della difesa”.

foto web

I tanti testimoni sul caso di sottrazione di minori di Tempio. 

” Quanti testimoni avvocato, incredibile il loro numero.  Quanti ancora si dovranno sentire prima di arrivare ad una sentenza?”

” Vero, e pensi che la difesa ha rinunciato ad altri 4 o 5 testimoni. E’ una strategia processuale. Ne hanno citato 15 o 16 da quando è iniziata la fase penale del processo. Loro puntano alla prescrizione, è evidente. Ma certo non li facciamo arrivare a far cadere tutto per la decorrenza dei termini di legge”

” Quali problematiche sono emerse stamani nell’udienza? Abbiamo saputo che è stata particolarmente movimentata. Vero?”

” Si, è così. Le problematiche se le sono create da sole. Quando si testimonia, le cose che vengono dichiarate devono essere riscontrabili. Ho chiesto tutte le cartelle cliniche di Tempio e di Sassari, per verificare le condizioni delle bambine, che la madre aveva dichiarato non essere gestite al meglio dal padre. Evidenti le contraddizioni delle testimoni. Una di loro, ha una zia vicina di appartamento,  viene occasionalmente Tempio. Dichiara di aver sentito spesso il marito alzare le voci ma di non aver sentito mai quelle della moglie. Alla mia domanda se avesse mai visto il marito alzare le mani sulla moglie, oltre che le voci non ha risposto. Poi, su insistenza del P.M. ammette, dopo molto tempo, di aver sentito anche la voce della moglie”.

Le tante contraddizioni dei testimoni della difesa

“Una serie di contraddizioni avvocato, che può prefigurare falsa testimonianza? O i testi di stamani corrono altri rischi?”

” Guardi, una serie infinita di “sentito dire”, “non rispondere  SI o  No” quando viene chiesto. Tante, troppe contraddizioni. Certo che stanno rischiando tanto, le testi di oggi non hanno visto nulla ma si basano solo su un sentito dire da parte di chi ha organizzato questo reato, in principale luogo madre delle due bimbe. Posso dirle che oggi il dibattimento è stato verso la nostra parte, pur essendo dei testimoni della difesa. Altro rischio possibile è il concorso di colpa anche perché, candidamente, una delle testimoni ha parlato di aiuto alla signora. Questo è un processo di sottrazione di minori, si deve dichiarare la verità dei fatti e non spinte da un impeto, seppure legittimo, di empatia verso l’imputata. I fatti contano, non l’istinto o peggio la non verità nelle dichiarazioni”.

” Il lato umano di questa vicenda avvocato, sia per ciò che riguarda il suo assistito e la famiglia e sia per quel che concerne la due bimbe”.

” Guardi, combattere da ben 6 anni per questa sottrazione di due bambine, ha evidentemente provato sia il mio assistito che la sua famiglia. Tutto questo quando l’unico dato certo, è l’allontanamento di questa donna con le due bambine. Il resto non esiste se non viene accertato da prove. Le bambine, infine, sono la parte maggiormente sottoposta a questo evidente allontanamento dall’alveo familiare paterno. Pacchi postali che il padre e i nonni vedono il fine settimana e poi basta. Come non essere in totale empatia con due bimbe che hanno subito questa privazione di affetti da quando avevano appena 4 anni?”

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Un ultimo appello, già spesso ribadito in questa vicenda. Si pensi alla bambine, augurandosi che mai possano subire delle conseguenze da questa tristissima storia.  Che la giustizia vada avanti, che si giunga alla verità e alla sentenza quanto prima. Ma mai dimenticare che in questa lunga e per certi versi straziante causa, due bambine vorrebbero avere solo amore e dolcezza.

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