Spazzatura, il divertimento degli incivili.

Non si contano più le montagne di spazzatura abbandonati sulle strade urbane ed extraurbane. Le segnalazioni arrivano ogni giorno. Capita che ci si rende conto, basta anche un rapido giro nelle periferie o passando con la macchina a ridosso dei paesi della Gallura. La città, le periferie, le strade di collegamento tra paesi, sono ovunque cumuli di spazzatura.

Da settimane, ad esempio, lungo la strada per Olbia, subito dopo il bivio di Luras, a qualche chilometro dalla fontana che si trova sulla sinistra in direzione Olbia. Sono giusto due o tre chilometri da Luras. Sacchi di immondizia giacciono sulla cunetta. Integrazioni barbare ad un paesaggio che stenta a riconoscersi nella sua bellezza originaria.

Il taglio dell’erba sulla strada per Nuchis, ha messo a nudo altrettanta spazzatura abbandonata nelle cunette. E’ così dappertutto, tanto che si fa fatica a segnalarne una che ne arrivano altre a decine.

Una lettrice ci segnala questa incresciosa situazione a ridosso del palazzetto dello sport di San Giuseppe, già tante volte al centro di vandalismi di ogni specie.

 

” Ho fatto una contestazione alla polizia municipale via mail con foto ( me lo hanno detto loro) e ho chiamato il Numero Verde di Ambiente Italia. Queste che le mando sono le foto di ieri martedì. Qualcuno  non svolge il proprio lavoro evidentemente, anche tenendo conto della inciviltà della gente. Trattandosi di un posto di periferia, se ne approfitta senza mettersi problemi di orari. E tutto, indistintamente, si ammassa accanto a questi bidoni. Inoltre ci sono pure i ragazzi che vengono a giocare e non c’è un cestino per buttare buste di patatine o lattine di coca cola.

Spazzatura abbandonata, reato ambientale

Eppure oggi ci sono leggi severe e efficaci contro i reati ambientali. La Gazzetta Ufficiale 28 maggio 2015, n. 122, con la Legge 22 maggio 2015, n. 68 fissa alcuni punti in materia di riforma dei reati ambientali. L’obiettivo è garantire un netto salto di qualità nella protezione della salute e dei beni naturali.

Inquinamento ambientale e disastro ambientale rappresentano i cardini del sistema e risultano puniti rispettivamente con pene detentive che vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 6 anni l’inquinamento.

Tuttavia, latitano i controlli, il personale che si occupa dello smaltimento fa quanto può e la guerra contro gli incivili appare perdente e sovente inutile. Oltre questi punti, si riscontrano anche problemi nelle competenze quando gli abbandoni di spazzatura ricadono in proprietà private o in strade extraurbane. 

La gente sembra non aver alcun timore di continuare ad abbandonare spazzatura.

Tanto, pensano, qualcuno la toglierà prima o poi.

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