Tamin Al Thani, l’emiro sarà a Tempio per il processo sulla vicenda Mater Olbia.

L’emiro qatariota Tamin Al Thani, uno degli uomini più ricchi della terra, sarà chiamato a testimoniare a Tempio per il processo che sta cercando di sbrogliare l’intricata questine del Mater Olbia. La notizia, qui sotto integralmente riportata dal quotidiano on line Sardegna Reporte, non mancherà di destare un grande interesse per la comunità gallurese.

Sardegna Reporter

Tamin Al Thani.  Nessuno poteva immaginare che l’investimento del Qatar ad Olbia (Mater Olbia Hospital), città della Sardegna a ridosso proprio di uno dei posti più belli e incantevoli del pianeta (La costa Smeralda), non si sarebbe mai sognata di trascinare uno degli uomini più ricchi al mondo in un Aula di Tribunale.

Tra i citati, è bene ricordarlo, anche l’Emiro del Qatar, Tamim Al Thani, il padre Hamad bin Khalifa al-Thani, la madre Sheikha, Mozah bint Nasser al-Missned ceo di Qatar Foundation, l’ambasciatore del Qatar In Italia Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki.

Tamin Al Thani e gli altri citati a Tempio nel 2020

Tutti questi personaggi, ad inizio 2020, dovranno presentarsi al Tribunale Penale di Tempio Pausania con tanto di notifica internazionale della cancelleria Penale.
Dal loro canto, i legali del Marini hanno chiarito di non aver nulla contro la famiglia reale qatariota, ma visto che

“il nostro assistito e stato tirato volutamente dentro questa vicenda con un capo d’imputazione assurdo e fantomatico, che vede l’intera famiglia del Qatar pienamente coinvolta, ne consegue che Alessandro Marini, per dimostrare la propria estraneità ai fatti in contestazione, si avvale proprio della famiglia reale e dei suoi ministri”.

Il collegio giudicante composto dal Presidente del Tribunale Dott.Giuseppe Magliulo, dalla dott.ssa Camilla Tesi, dal dott. Bonante Nicola, dovranno sentire tutti indistintamente.

Come non sottolineare, in proposito, che tutto appare paradossale, dal momento che i testi citati dalla difesa del Marini, a rigor di logica, dovevano essere convocati dall’accusa, ma evidentemente il filone Olbia-Roma ha badato bene di non far scoprire alla famiglia reale tutti gli intrecci politici-economici che stavano accadendo in Sardegna, proprio in danno di Alessandro Marini.

“E’ chiaro, ribadiscono i legali del Marini, il nostro assistito è il miglior alleato della famiglia dell’Emiro del Qatar, e se ci chiedete il motivo della nostra iniziativa, la risposta arriverà tra qualche settimana”.

Il Grande accusatore, l’avvocato Angelo Antonio Merlini, da sempre autoproclamatosi il legale degli Emiri del Qatar, ma nella realtà dei fatti nessuno lo conosce negli uffici del potere di Doha, dove, secondo certe indiscrezioni, il suo nome non è mai pervenuto.

Vero è, comunque, che la città di Tempio Pausania, nei primi mesi del 2020, salirà alla ribalta della cronaca, poiché TV e media internazionali, regionali e nazionali saranno presenti presso il Tribunale di Tempio Pausania per trasmettere l’arrivo e l’interrogatorio da parte di giudici e avvocati, di Tamin Al Thani uno degli uomini più ricchi del pianeta, con un patrimonio stimato di oltre 365 Miliardi di €. Da sottolineare, infine, che nessuno dei testimoni citati, potrà avvalersi dell’immunità diplomatica.

PRECISAZIONE

Lettera del Signor Carrai a Sardegna Reporter e di “rimbalzo” (?) anche a galluranews.

Gentile direttore, leggo sul quotidiano da lei diretto la ripresa di un altro articolo, pubblicato su Sardegna 
Reporter, dove viene erroneamente scritto che io sarei uno dei  costituenti la controparte di tal signor Marini 
per una storia il cui svolgimento apprendo leggendo lo stesso articolo.
Sono totalmente estraneo alla vicenda, non me ne sono mai occupato,  ne’ da solo ne’ in compagnia degli altri 
personaggi cui il suo giornale mi accomuna. 
Sono dunque falsamente evocato e falsamente rappresentato in modo diffamatorio come un maneggione di dubbia 
reputazione, dedito ad affari non chiari per danneggiare un signore mai visto ne conosciuto.
Per conseguenza provvederò a dare mandato ai miei legali per chiedere al suo giornale il risarcimento 
per il danno ingiusto e grave arrecato alla mia immagine e alla mia reputazione. 
La prego inoltre di pubblicare questa mia rettifica ai sensi delle leggi vigenti.
Marco Carrai

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